Sulle orme di Al-Idrisi alla scoperta della Sicilia antica

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E’ iniziata stamattina la marcia di mille chilometri due studiosi di storia della Sicilia antica, Gaetano Melfi e Giuseppe De Caro che vogliono seguire, insieme a Claudio Lo Forte e Salvatore Schembari, l’itinerario tracciato nel XII secolo dal geografo Al-Idrisi. Le mappe di Idrisi, commissionate da Ruggero II re di Sicilia, disegnano un tracciato che è stato utilizzato per gli spostamenti interni dall’antichità fino all’Ottocento. Il percorso scelto dal gruppo di esploratori è in buona parte costiero. I quattro amici, sostenuti dalla Protezione civile di Vittoria, partiti dalla foce del fiume Ippari a Scoglitti, gireranno la Sicilia in senso antiorario. Toccheranno Portopalo e Pachino prima di risalire verso Noto, Siracusa, i paesi dell’Etna, Montalbano Elicona, Milazzo, Santo Stefano di Camastra, Cefalù, Termini Imerese, Palermo. Da qui muoveranno verso Trapani, faranno tappa nell’isola di Mozia e quindi ripercorreranno l’antica trasversale sicula all’inverso, per altri 480 km circa, con tappa finale la colonia greca di Camarina.
“Con il nostro cammino – dicono Gaetano Melfi e Giuseppe De Caro – ripercorreremo a ritroso la storia raccontando ciò che di importante ci ha lasciato la dominazione araba e valorizzando l’immenso lavoro svolto dal cartografo Al-Idrisi. La sua opera è tra le più scrupolose e relativamente attendibili del Medioevo, forse la più compiuta”.