Laboratori d’analisi, nuova rivoluzione (e nuove polemiche) in vista

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Una novità che sconvolgerà il mondo dei laboratori d’analisi siciliani. E che, con ogni probabilità, aprirà un fuoco incrociato di polemiche e ricorsi amministrative. Nella Gazzetta Ufficiale di venerdì, verrà pubblicato il provvedimento firmato dall’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi che prevede che le piccole strutture che eseguono meno di 200 mila prestazioni all’anno devono accorparsi, pena la perdita della convenzione con la Regione. Un passaggio obbligato per adeguarsi agli accordi presi in sede di conferenza Stato-Regioni. Dal momento della pubblicazione sulla GURS, le strutture che effettuano meno di 100 esami annui hanno 60 giorni di tempo per presentare istanza di aggregazione. In seguito ci sarà un secondo step per le strutture che eseguono tra 100 mila e 200 mila prestazioni, che dovranno accorparsi entro il 31 dicembre 2017. Un percorso iniziato già cinque anni fa ma naufragato per i ricorsi dei titolari dei laboratori. Per i giudici amministrativi, infatti, i provvedimenti della Regione non avrebbero offerto alle strutture un tempo necessario per procedere agli accorpamenti e avrebbero creato un oligopolio in cui i piccoli sarebbero stati fagocitati dai grandi, con il rischio della creazione di “posizioni dominanti”. Ma c’è il rischio che anche questo decreto sia oggetto di ricorsi. E’ già successo con il decreto firmato da Lucia Borsellino: il Tar un anno fa ha annullato l’atto che subordinava il mantenimento della convenzione al raggiungimento di almeno 100 mila prestazioni all’anno entro il 31 dicembre 2015, tetto da innalzare a 200 mila prestazioni entro il 31 dicembre 2017. Tra i motivi della bocciatura la “lacunosità delle previsioni” che non avrebbe evitato la “creazione forzosa di posizioni dominanti” e avrebbe anzi favorito un “mercato oligopolistico”. Tre anni fa, invece, i giudici amministrativi avevano bocciato un analogo decreto firmato dall’assessore Massimo Russo il 9 agosto del 2012. Il 31 luglio di quell’anno, però, si dimise il governatore Raffaele Lombardo e furono state indette le nuove elezioni.