Vaccini in due giorni e senza prenotazione, disagi in vista al Poliambulatorio di Capo d’Orlando

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Non vogliamo creare disagi. Il nostro obiettivo è garantire una qualità dei servizi ottimale in ambienti dignitosi e sicuri”. Le parole del Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Messina Giovanni Puglisi puntano a smontare l’allarme ridimensionamento lanciato sul Centro di vaccinazione dell’Asp di via Mancini a Capo d’Orlando.
Di fatto, però, c’è una disposizione scritta, datata 15 settembre, che ordina la chiusura del centro nella giornata di venerdì e consentendo l’erogazione delle prestazioni solo due giorni la settimana (lunedì e giovedì). Impossibile per i due medici, che finora sono riusciti a garantire un servizio efficiente, proseguire con le prenotazioni che sono state quindi bloccate alla fine di ottobre. Da novembre in poi, quindi, in assenza di novità, genitori e bambini dovranno mettersi in fila lunedì e giovedì per un numero massimo di 15 vaccini al giorno. Facile immaginare i disagi che le famiglie (e soprattutto i minori) saranno costretti a subire. Con le prenotazioni, infatti, si riduceva al minimo la permanenza dei bambini nei corridoi e quindi il possibile contatto con persone potenzialmente malate. Adesso, la prenotazione è scomparsa (cancellata anche dall’avviso affisso sulla porta), mentre i problemi sono dietro l’angolo e le proteste sono già iniziate. La disposizione dell’Asp è motivata ufficialmente dalla carenza di personale in un periodo caratterizzato dalle ferie. I medici che lunedì e giovedì svolgono il servizio vaccinazioni a Capo d’Orlando, negli altri giorni sono stati quindi dirottati a Brolo e Patti. Ma Puglisi getta ancora acqua sul fuoco: “Polemica strumentale, perché in atto c’è solo uno studio sulla realtà di fatto sempre nell’ottica di garantire servizi di qualità sul territorio e vicini al cittadino. L’esigenza di razionalizzare e riorganizzare le prestazioni nasce dalla necessità di confrontarci con l’esiguità del personale e con la presenza di locali inadeguati, soprattutto quando parliamo di minori. Per questo ho in mente di incontrare i sindaci del distretto di Sant’Agata Militello, confrontarmi su questi problemi e trovare una soluzione condivisa che abbia sempre come obiettivo una sanità vicina al cittadino”. Obiettivo che, con queste premesse, non sembra a portata di mano.