Condizioni di sicurezza alla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea: cosa è stato fatto?

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FURNARI – Il ministero dell’ambiente, del territorio e del mare, facendo riferimento alla nota inviata il 22 giugno scorso dal sindaco di Furnari, Mario Foti, relativa alla situazione critica in cui la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, allo stato sottoposta a sequestro da parte della autorità giudiziaria ma priva delle minime condizioni di sicurezza, ha chiesto alla direzione generale dell’Arpa, se, nel frattempo, fossero stati adottati provvedimenti in relazione a quanto denunciato ogni eventuale seguito della questione. Foti ha segnalato come la situazione di grave pericolosità risultasse da numerose note della Osmon srl, società che gestisce la captazione del biogas nell’invaso e sarebbe stata originata ”dall’incuria nella gestione della discarica operata dalla TirrenoAmbiente s.p.a.” Prescindendo dal rimbalzo di responsabilità fra Osmon srl e TirrenoAmbiente spa, il sindaco di Furnari aveva evidenziato che dopo il sequestro giudiziario della discarica, era emerso un quadro allarmante che coinvolge inevitabilmente la popolazione residente a Furnari. L’Arpa di Messina, con nota del 3 giugno, informò il comune di Furnari sulle gravi criticità riscontrate nella manutenzione e gestione della discarica, a seguito di tre sopralluoghi effettuati nel maggio 2016. Foti ha richiesto, tra gli altri, un’ispezione straordinaria di natura ambientale e amministrativa sul sito della discarica di Mazzarà Sant’Andrea per verificare misure di sicurezza, prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro. Ha diffidato i direttori generali dell’ARTA, dell’Assessorato all’Energia e il rappresentante legale del Comune di Mazzarà Sant’Andrea, ognuno per quanto di competenza di concludere a breve il procedimento di chiusura e messa in sicurezza della discarica. “Nel quasi silenzio dei destinatari della nota, con riscontro del 5 settembre 2016, alla mia richiesta, ha dichiarato il sindaco di Furnari, Mario Foti, solo il ministero dell’ambiente, del territorio e del mare, ha chiesto alla Direzione generale dell’ARPA, Commissario ad acta del Piano Aria Regione Sicilia – Monitoraggi ambientali, manifestando una opportuno e adeguato interesse alla delicata vicenda di rischio ambientale, chiedeva di conoscere ogni eventuale seguito della questione.”