L’Orlandina calcio è ufficialmente sparita…non cercatela

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Il comunicato ufficiale numero 54 della stagione 2016-2017 ha finalmente messo fine alla lenta ma inesorabile agonia della Matr. 78810 N.F.C. ORLANDINA A.S.D. di CAPO D’ORLANDO che, avendo rinunciato a partecipare a qualsiasi attività federale, per la stagione sportiva 2016/2017, la propone alla Presidenza Federale per la radiazione dai ruoli. Ai sensi dell’art. 110 delle N.O.I.F., i calciatori tesserati per le suddette sono svincolati d’autorità dalla data dal presente Comunicato Ufficiale”. Un epilogo logico, giusto, che solo a parole l’ultimo dirigente rimasto a metterci se non altro la faccia ha tentato di rinviare provando senza esito anche la remota possibilità di un anno sabbatico in attesa di tempi migliori. Invece è ingiusto per chi deve recuperare i soldi avanzati, visto che gli svariati creditori, fin dalla gestione Massimo Romagnoli, accampano pretese, alcune certificate come nel caso degli ex tesserati, altre scritte su fogli di carta validi ma che dovrebbero diventare carta da macero. Per questi, compreso l’editore della nostra testata, ci spiace ma sul piano sportivo non c’è che da sorridere sia pure amaramente perchè di fatto l’Orlandina non esiste più dalla fine del 2014 dopo 65 anni di storia (è stata fondata nel 1951) macchiati in precedenza forse solo per i famigerati spareggi di Caltagirone, anche se a ben vedere anche quella parentesi non era certo diversa da quella di molteplici altre società, ancheben più blasonate. Pure l’ultima fase della vicenda è comune a decine di altre realtà, con l’unica, sostanziale, differenza, che non si è ancora capito del come mai quel che restava della dirigenza dopo l’arresto del suo patron non abbia chiuso i battenti al più tardi alla fine della stagione 2014-2015, continuando poi ad accumulare debiti, gol al passivo, retrocessioni e figuracce in giro per mezza Italia con 12 punti ed altre 300 gol subiti in più di 60 partite. Due lunghi anni di agonia, un periodo di eventi surreali che hanno sepolto la storia scritta dai vari presidenti, soprattutto quello onorario Saverio Collica e Pippo Galati senza dimenticare i loro predecessori, da calciatori che hanno rappresentato l’eccellenza del calcio siciliano e da altri protagonisti che avevano reso Capo d’Orlando meta ambita per calciatori di tutta l’isola. Ora è tutto finito, tra l’indifferenza generale, anche di chi a più riprese aveva provato a rilevare la società, scoraggiato dai debiti e da situazioni poco chiare che restanno solo un brutto ricordo, un incubo dal quale svegliarsi magari nell’estate del 2017 con un progetto serio, sennò meglio non parlare di calcio a Capo d’Orlando (dove ricordiamo non molto tempo fa è scomparsa anche l’AS), nessun medico l’ha ordinato.