Spadafora, coltivazione di marijuana, due arresti

207

SPADAFORA – Nel tardo pomeriggio di ieri i carabinieri della compagnia di Milazzo hanno scoperto una piantagione di marijuana a Spadafora ed arrestato 2 persone. Da giorni infatti i carabinieri delle stazioni di Rometta Marea e Spadafora avevano intensificato i servizi antidroga, insospettiti dalla forte recrudescenza del fenomeno dello spaccio di stupefacenti registrata negli ultimi mesi in provincia, finalizzando i loro sospetti su uno stabile rurale in località Serra Puntale di Spadafora. Dopo appostamenti e pedinamenti, sono intervenuti anche con l’ausilio di unità del nucleo cinofili carabinieri di Catania. Il blitz dei militari consentiva di sorprendere Giovanni Ilacqua, 27 anni di Spadafora, consigliere comunale, che, avuta notizia da Antonino Lizzio, 49 anni, dell’imminente controllo dei carabinieri, si stava adoperando per far scomparire le piante di marijuana. Di fatto la rapidità d’intervento dei militari ha spiazzato i due, costretti ad accettare il controllo di polizia. I militari hanno rinvenuto una vera e propria coltivazione di marijuana indoor, con lampade alogene e ventilatori, per consentire la crescita delle piante di marijuana e la successiva essiccazione; una vera e propria catena di montaggio talmente ben organizzata che i due si erano premurati anche di abbattere i costi dell’energia elettrica, allacciandosi abusivamente ad un palo della rete elettrica pubblica. I militari hanno sequestrato l’intera area dove sono state rinvenute circa 7 piante di marijuana alte 1 metro, altre due nella fase di essiccazione e circa 60 grammi di sostanza stupefacente sempre del tipo marijuana pronta per essere immessa nel mercato dello spaccio a dettaglio. Ilacqua è il terzo amministratore locale tratto in arresto negli ultimi tre mesi dai carabinieri del comando provinciale di Messina. La sostanza sarà inviato al RIS Carabinieri di Messina per gli accertamenti di laboratorio, mentre i due dovranno ora rispondere in sede di citazione diretta a giudizio dell’accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché furto aggravato di energia elettrica.