Terreni demaniali svenduti a Furnari, l’Avvocatura dello Stato chiede l’annullamento della compravendita

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Nuovo colpo di scena nella vicenda del terreno demaniale svenduto nel Comune di Furnari. Nel relativo giudizio civile promosso dal Comune di Furnari, l’Avvocatura distrettuale dello Stato di Messina che difende la Regione Siciliana, ha chiesto l’annullamento “del contratto di compravendita con i privati con la  conseguente dichiarazione della nullità e/o l’annullabilità dell’atto di compravendita stipulato, inter partes, dal Notaio Antonella Giambò  in data 11.9.2014 rep. n. 36613 e racc. n. 16730, adottando le statuizioni conseguenziali, anche sotto il profilo restitutorio”. L’inchiesta, partita con il programma televisivo “Le Iene” era sfociata, nello scorso luglio con sei provvedimenti cautelari per falsità ideologica in atti pubblici e abuso d’ufficio nei confronti di funzionari pubblici del Genio Civile e del Dipartimento Regionale del Bilancio e del Tesoro, oltre che dei privati. L’avvocatura distrettuale ha quindi chiesto la condanna dei privati acquirenti del terreno al risarcimento in solido in favore dell’Amministrazione Regionale dei danni, patrimoniali e non patrimoniali subiti. Una decisa marcia indietro da parte dell’Avvocatura dello Stato che in un primo momento aveva chiesto di respingere il ricorso del sindaco Mario Foti. “Non vi è dubbio – commentano i legali del Comune – che le ragioni esercitate dal sindaco di Furnari per ottenere il legittimo denegato diritto di prelazione ed il conseguente annullamento dell’atto pubblico su un  fondo nel quale insiste un parco pubblico di circa 6.000 mq., acquistano ulteriore rilievo e fondamento”.