REDAZIONE – Sono 190 i comuni siciliani, il 49% complessivo, dotati di un piano di protezione civile. Si tratta di un documento indispensabile per la prevenzione dei rischi e le operazioni di emergenza. Il piano è obbligatorio ed è prescritto dalla legge n°100 del luglio 2012. Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile, con il suo database aggiornato a settembre 2015, sono 53 i comuni della provincia di Messina sprovvisti di questo importante strumento. Di questi 7 (Saponara, Rometta, Scaletta Zanclea, Itala, Fiumedinisi, Pagliata) non hanno un piano di protezione civile e sono classificati come zona sismica 1, la più pericolosa. Sono 46 invece i comuni (Spadafora, Roccavaldina, Torregrotta, Manforte San Giorgio, San Pier Niceto, San Filippo del Mela, Merì, Rodì Milici, Mazzarrà Sant’Andrea, Furnari, Fondachelli Fantina, Francavilla, Mottacamastra, Casalvecchio, Graniti, Castelmola, Taormina, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria, Ucria, Oliveri, Sant’Angelo di Brolo, San Salvatore di Fitalia, Mirto, CapriLeone, Sant’Agata Militello, San Fratello, Cesarò, Santo Stefano di Camastra, Mistretta, Castel di Lucio, Lipari, Santa Marina Salina) che non si sono ancora dotati di un piano di protezione civile e che sono classificati nella zona sismica 2, ad elevata pericolosità. Il vicesindaco di Torrenova Ennio Esposito, però, fa presente che il piano di protezione civile torrenovese è stato approvato da oltre due anni.