Il terremoto, la scuola di Amatrice e il gruppo Mollica

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C’è un filo sottile che collega la provincia di Messina ad Amatrice, uno dei centri devastati dal terremoto del 24 agosto. Un filo che porta il nome di Francesco Mollica di Piraino, titolare della “Valori Scarl”, società del gruppo Mollica che tre anni fa eseguì lavori di messa in sicurezza della scuola elementare “Romolo Capranica” di Amatrice, oggi crollata. Per quell’intervento furono spesi circa 700mila euro. “I guadagni dei clan cominciano proprio dal calcestruzzo scadente. Se un edificio è fatto bene non viene giù”, ha detto il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, intervistato da Repubblica. E in effetti da quanto emerge da un articolo del Fatto Quotidiano, analizzando gli intrecci societari dietro all’azienda che ha lavorato alla ristrutturazione della scuola, avvenuta nel 2013 e costata 700mila euro, vengono fuori legami tra il gruppo siciliano che ebbe l’appalto e un altro, omonimo, colpito da un’interdittiva antimafia, poi sospesa.
I collegamenti con i clan di Cosa Nostra, scrivono Milosa e Vecchi sul Fatto Quotidiano, vengono alla luce dalla relazione tra la Valori Scarl, società che si è occupata della ristrutturazione della scuola di Amatrice di proprietà del gruppo Mollica di Francesco Mollica, e Domenico Mollica, maggiore azionista di un’altra società, la Sed, la cui sede è esattamente nello stesso palazzo in cui risiede la Dionigi Soc. Coop, che detiene la Valori Scarl.
La Procura di Rieti, che ha aperto un’indagine per stabilire eventuali responsabilità sul crollo del plesso scolastico, dovrà sentire i dirigenti del Consorzio Valori Scarl. La scuola, infatti, rientra tra i lavori realizzati insieme ad altri incarichi ricevuti in tutta Italia, da Aosta fino a Catania, passando per Torino, Lecco e Milano, così come ricostruito in un lungo articolo de Il Giornale.