Lavoro nero, contraffazione e violazioni tributarie ed amministrative contestate a Messina, Taormina e Patti dalla guardia di finanza

228

MESSINA – Nelle prime settimane della stagione estiva i finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno intensificato l’attività di controllo per contrastare la diffusione di illeciti economicofinanziari, scoprendo cento lavoratori “in nero” e sequestrando oltre venticinquemila prodotti contraffatti o non conformi alle norme sulla sicurezza. I controlli hanno interessato le diverse aree del capoluogo peloritano, specialmente il litorale, così come le altre mete della provincia privilegiate dai flussi turistici. L’attenzione delle Fiamme Gialle é stata rivolta principalmente alle attività tipiche di questo periodo dell’anno, tra cui la somministrazione di alimenti e bevande, la gestione di aziende turistiche e strutture ricettive, specialmente quelle balneari, e le attività d’intrattenimento. Degni di nota, al riguardo, due interventi, uno a Taormina e uno a Patti, durante i quale sono stati individuati rispettivamente ventitré e quattordici lavoratori completamente “in nero”, in violazione delle norme contributive e fiscali. Le società sono state segnalate all’Ispettorato provinciale del lavoro per la prevista sospensione dell’attività imprenditoriale, poiché l’impiego del personale irregolare è risultato superiore al 20% dei dipendenti presenti. Incisiva anche l’azione di contrasto alla contraffazione e alle irregolarità commerciali, a tutela del “Made in Italy”, dei diritti d’autore e della sicurezza dei prodotti, che ha permesso di sequestrare oltre venticinquemila articoli e di denunciare otto responsabili. Sono stati, inoltre, controllati quattordici distributori stradali di carburante, effettuando riscontri tra il carburante erogato e l’importo pagato dagli utenti e verificando la qualità dei prodotti, al fine di individuare eventuali miscelazioni con sostanze dannose per gli autoveicoli. Tre i casi irregolari emersi. Eseguiti anche diversi interventi a contrasto degli affitti irregolari di seconde e terze case nelle principali località di villeggiatura, con violazioni pari al novanta per cento dei controlli eseguiti. Infine, nel settore della lotta al traffico di droga, trenta responsabili segnalati alle autorità competenti e due chili e mezzo di stupefacenti sequestrati.