PALERMO – La sospensione delle attività parlamentari a far data dal 10 agosto sia in ambito regionale che nazionale presuppone un rinvio della discussione sulla problematica precariato enti locali ai primi di settembre; lo riferisce la segreteria di Mgl. C’è il rischio di stop dai rispettivi posti di lavoro del personale precario che non trova stabilizzazione entro il prossimo 31 dicembre, a far data dal 1 gennaio 2017, estromissione che viene prospettata attraverso percorsi alternativi che mettono in forte discussione la permanenza all’interno dei comuni come dipendenti dello stesso a vantaggio di altri; di fatto non ha trovato ancora soluzione la problematica personale delle dismesse province che un’altra problematica occupazionale che nell’ente locale intravede la propria soluzione, il riferimento và al personale delle dismesse IPAB.
“Al fine di rende partecipe tutto il personale precario degli enti locali e non solo, ai lavori delle commissioni parlamentari e della cabina di regia istituita con proprio decreto dal presidente della regione siciliana chiamate a discutere sulla problematica precariato, come segreteria MGL abbiamo in data odierna formalizzato istanza all’assessorato regionale alle autonomie locali sull’opportunità ed esigenza di mandare in diretta streaming i lavori. Per tutte queste ragioni e per altre mille che potremmo riportare il 12 Settembre rimane una data importante a cui tutti siamo chiamati ad apportare il nostro contributo in termini di partecipazione attiva, dobbiamo far comprendere ai tanti che la spesa che la Regione Siciliana e gli enti locali impegnano annualmente a garanzia dei nostri rapporti di lavoro non è assistenziale ma produttiva un investimento in risorse umane che con le proprie competenze e professionalità garantisce la funzionalità degli enti erogando quotidianamente servizi alle proprie comunità.”
Nel frattempo è convocata per domani a Palermo la conferenza Regione Autonomie Locali, per approvare il nuovo piano di riparto delle somme di cui all’art 30 comma 7 della legge 5/2014 e s. m. e i. e quelle di riferimento ai comuni in dichiarato dissesto e i consorzi dei comuni generati dalle dismesse province regionali, al cui esito è subordinato ogni successivo atto propedeutico alla predisposizione ed emissione di decreti dirigenziali attraverso cui impegnare la relativa spesa a favore delle singole amministrazioni. Attualmente solo un 20% sul totale degli enti locali siciliani ha presentato regolare istanza per accredito somme a saldo 2015 a valere sul fondo straordinario di cui all’art 30 comma 7 della l.r. 5/2014 come compensazione di cassa sugli squilibri accertati e comunicati sulla spesa personale, con l’aggravante che l’80% di questi risulta destinatario di note da parte del dipartimento che sollecita l’integrazione e la modifica di quanto comunicato; ciò comporta un congelamento delle istanze fino ad avvenuto riscontro da parte dell’ente interessato.