MESSINA – La Corte d’Appello di Messina, presieduta dal dottor Michele Galluccio, ha sospeso l’esecutività del lodo, emesso il 20 novembre 2014, che condannava l’ex Provincia al pagamento di 924.123,28 euro per la sospensione dei lavori del secondo stralcio dell’appalto per la realizzazione della strada a scorrimento veloce “Patti – S. Piero Patti”. Il provvedimento fa riferimento al giudizio arbitrale proposto dall’impresa Benedetto Versaci s.p.a.. La Corte d’appello messinese ha accettato, fino alla concorrenza di 650.000 euro, la domanda di inibitoria della Città Metropolitana di Messina, rappresentata e difesa dall’avvocato Aldo Tigano, accogliendo l’eccezione di intempestività delle riserve connesse alla sospensione dei lavori. La linea difensiva aveva avuto già riscontro positivo anche nella sentenza n. 5390/2013 della Corte d’Appello di Roma che aveva dichiarato nullo, per violazione di regole di diritto, il lodo arbitrale n. 78/2006, emesso dalla Camera Arbitrale dei Lavori Pubblici, in favore della stessa Benedetto Versaci s.p.a, relativamente all’appalto della scorrimento veloce.
L’ordinanza della Corte d’Appello di Messina, in base alla valutazione della rilevanza dell’impugnazione del lodo e tenuto conto del conseguente pregiudizio patrimoniale a carico di Palazzo dei Leoni, ha ritenuto sussistenti i gravi motivi necessari per dichiarare la sospensione del lodo che disponeva la condanna dell’ex Provincia al pagamento di 924.123,28 euro.
La sospensione del lodo anticipa di circa due mesi la prossima udienza di precisazione delle conclusioni del giudizio di impugnazione a seguito di istanza di anticipazione di udienza proposta dall’ex Provincia su mandato dell’allora Commissario straordinario Filippo Romano.