REDAZIONE – Stamattina sono state arrestate 21 persone all’interno dell’operazione Triade. Il provvedimento è scaturito da un’indagine sviluppata, sin dal settembre 2013, dalla Compagnia di Milazzo, che ha consentito di comprovare l’esistenza di un’organizzazione criminale, attiva in quel centro e nei territori di Tortorici, e Barcellona Pozzo di Gotto. I militari inoltre hanno delineato le gerarchie interne e il ruolo svolto dai singoli associati nella gestione di una vasta e lucrosa attività di narcotraffico. Le investigazioni, in particolare, hanno permesso di documentare come un gruppo di soggetti legati alle famiglie mafiose tortoriciane fornisse periodicamente ingenti quantitativi di hashish e marijuana ad altre due diverse articolazioni della medesima organizzazione, operanti tra Barcellona P.G. e Milazzo, che si preoccupavano poi di commercializzare lo stupefacente sulle principali “piazze di spaccio” del litorale tirrenico messinese. Il controllo era stato ulteriormente rafforzato dall’Arma dei Carabinieri anche con l’impiego dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Calabria, particolarmente specializzati nell’impiego in aree impervie, che in questi ultime settimane ha consentito di scovare numerose piantagioni di “cannabis indaca”, coltivata all’interno del Parco dei Nebrodi. A capo degli stessi Tortoriciani vi era il 42enne Carmelo Galati Massaro, già noto alle forze dell’ordine, che, nella gestione dei traffici si avvaleva di sodali di estrema fiducia, quali la moglie e il fratello minore. Il rapporto con Barcellona e Milazzo era regolato con Nicolino Isgrò, 48enne di Condrò, figura carismatica già nota alle forze dell’ordine per la sua lunga storia criminale. Quest’ultimo con Galati Massaro, durante gli incontri che avvenivano sempre nel parcheggio di un centro commerciale del messinese, venivano concordati prezzi, quantità e modalità di consegna dello stupefacente. Isgrò inoltre aveva contatti anche con Filippo Biscari, Salvatore Iannello (cugino del primo) e Giuseppe Aricò’, barcellonesi già noti alle forze dell’ordine. I tre, attraverso contatti tenuti quotidianamente con Isgrò, sempre nel parcheggio dello stesso centro commerciale, si assicuravano settimanalmente un cospicuo quantitativo di stupefacente che poi provvedevano a spacciare al dettaglio nella cittadina del Longano avvalendosi, tra gli altri, di Francesco Salomone, consigliere comunale di Terme Vigliatore. Questo gruppo gestiva non solo droga ma anche armi, destinate probabilmente a proteggersi dalle bande rivali nel business della droga. Le articolazioni “milazzese” e “barcellonese” si scambiavano anche azioni di fuoco sul territorio.Nel corso delle esecuzioni sono stati rinvenuti e sequestrati circa 3,5 kg di marijuana e hashish destinati allo spaccio, che si aggiungono così alla quantità già sottoposta a sequestro nel corso delle indagini, durante le quali sono stati anche arrestati in flagranza 9 trafficanti.
Di seguito i nomi degli arrestati suddivisi per articolazione di appartenenza:
TORTORICIANI
1. GALATI MASSARO CARMELO, NATO A BIANCAVILLA (CT) IL 08.09.1974, RESIDENTE TORTORICI (ME) – CUSTODIA IN CARCERE;
2. GALATI MASSARO SEBASTIANO, NATO A PATTI (ME) IL 19.01.1988, RESIDENTE TORTORICI (ME) – CUSTODIA IN CARCERE;
3. MUSARRA PECORABIANCA ANTONIO, NATO A SANT’AGATA DI MILITELLO IL 18.04.1993, RESIDENTE TORTORICI (ME) – CUSTODIA IN CARCERE;
4. COSTANZO ZAMMATARO ANTONINO, NATO A TORTORICI (ME) IL 05.04.1982, IVI RESIDENTE – CUSTODIA IN CARCERE;
5. LOMBARDO PONTILLO VERONICA, NATA A TORTORICI (ME) IL 01.11.1982, IVI RESIDENTE – ARRESTI DOMICILIARI;
MILAZZESI
6. ISGRÒ NICOLINO, NATO A MILAZZO (ME) IL 01.11.1968, RESIDENTE CONDRÒ (ME) – CUSTODIA IN CARCERE ;
7. LOMBARDO IGNAZIO, NATO A MESSINA IL 26.06.1978, RESIDENTE CONDRÒ (ME) CUSTODIA IN CARCERE;
8. PANTÈ SALVATORE, NATO A MESSINA IL 19.05.1980, RESIDENTE ROMETTA (ME) – CUSTODIA IN CARCERE ;
9. CARDILLO ANTONIO, NATO A REGGIO CALABRIA IL 18.02.1978, RESIDENTE VENETICO (ME) – ARRESTI DOMICILIARI;
10. COSTA GIUSEPPE, NATO A VEVEJ (SVIZZERA) IL 06.07.1972, RESIDENTE VENETICO (ME) – ARRESTI DOMICILIARI.
11. CARDILLO DANNY, NATO A PAOLA (CS) IL 12.06.1989, RESIDENTE A VENETICO (ME) – OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA P.G.
BARCELLONESI
12. IANNELLO SALVATORE, NATO A BARCELLONA P.G. (ME) IL 24.09.1985, IVI RESIDENTE – CUSTODIA IN CARCERE;
13. BISCARI FILIPPO, NATO A BARCELLONA P.G. (ME) IL 28.05.1987, IVI RESIDENTE – CUSTODIA IN CARCERE;
14. ARICÒ GIUSEPPE, NATO A MILAZZO (ME) L’11.03.1975, RESIDENTE BARCELLONA P.G. (ME) – CUSTODIA IN CARCERE ;
15. IANNELLO LUCA, NATO A BARCELLONA P.G. (ME) IL 01.09.1988, IVI RESIDENTE CUSTODIA IN CARCERE ;
16. GRECO ROBERTO, NATO A BARCELLONA P.G. (ME) IL 04.03.1982, IVI RESIDENTE – CUSTODIA IN CARCERE ;
17. LO PRESTI GIUSEPPE, NATO A MILAZZO (ME) IL 26.04.1975, RESIDENTE TERME VIGLIATORE (ME) – CUSTODIA IN CARCERE ;
18. SALAMONE FRANCESCO, NATO A CASTROREALE (ME) IL 09.10.1961, RESIDENTE TERME VIGLIATORE (ME) – CUSTODIA IN CARCERE ;
19. CONIGLIO MARCO, NATO A PRIOLO GARGALLO (SR) IL 12.03.1980, RESIDENTE BARCELLONA P.G. (ME) – CUSTODIA IN CARCERE ;
20. GENOVESE FILIPPO, NATO A BARCELLONA P.G. (ME) IL 26.11.1986, IVI RESIDENTE – ARRESTI DOMICILIARI ;
21. CAMMISA GIUSEPPE, NATO A BARCELLONA P.G. (ME) IL 26.08.1979, RESIDENTE MAZZARÀ SANT’ANDREA (ME) – ARRESTI DOMICILIARI .
Come è emerso dalle indagini, i tortoriciani, garantivano i rifornimenti percorrendo, a bordo di fuoristrada, mulattiere e strade di montagna dei Nebrodi, per giungere sulla fascia tirrenica.