Villa Piccolo riapre, ma la “protesta” continua

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CAPO D’ORLANDO – Non vi sono le condizioni finanziarie per “riaprire” Villa Piccolo. A dichiararlo il CdA della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella dopo il consiglio d’amministrazione della scorsa settimana. I consiglieri tutti hanno preso atto della condizione finanziaria che continua ad essere difficile: la Regione Siciliana, che ha erogato i fondi provenienti dall’incasso dei biglietti del Teatro Antico di Taormina, per la mostra “Casimiro Piccolo, Carin Grudda – Fantasie Visionarie”, organizzata da aprile a novembre dello scorso anno, rimane debitrice del contributo ordinario relativo all’anno 2015, per il quale la Fondazione Piccolo ha già depositato presso l’Assessorato Beni Culturali tutta la rendicontazione necessaria, da oltre sei mesi. Il pagamento, posticipato di giorno in giorno, sta, quindi, causando diversi danni alla Fondazione che non è nelle condizioni di programmare le proprie attività culturali.
A seguito dello stesso consiglio il Sindaco di Capo d’Orlando e membro onorario del CdA, Franco Ingrillì, aveva rappresentato la necessità del territorio di vedere riaperta Villa Piccolo e manifestato la disponibilità dell’Amministrazione a supportare la Fondazione Piccolo, attraverso l’invio di personale dipendente del Comune che, in virtù della Convenzione siglata nel 2014, supporterebbe il personale della Fondazione nella gestione delle visite guidate al museo e nella manutenzione del prezioso e suggestivo parco botanico.
Il CdA dell’Ente, raccogliendo le numerose istanze provenienti dal mondo della cultura internazionale ma anche dal territorio siciliano e dall’amministrazione di Capo d’Orlando, ha deciso di accogliere la richiesta del Sindaco Ingrillì per la riapertura della Villa. Pertanto, a partire da martedì, l’amministrazione orlandina metterà a disposizione della Fondazione i lavoratori necessari alla sistemazione del parco e della casa museo e ha dichiarato che renderà prontamente disponibili le somme dovute alla Fondazione in virtù della convezione sottoscritta nel 2014 dall’allora sindaco Enzo Sindoni.
“La riapertura della Villa non comporterà – ha spiegato il consigliere Alberto Samonà – la fine della nostra mobilitazione, ma anzi, al contrario, è un modo nobile per riaffermare le ragioni di una protesta, sottolineando, al contempo, quelle della cultura, che è proprio l’alta missione che volle Casimiro quale segno distintivo per la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella”.
La sintonia tra l’amministrazione comunale e la Fondazione è comunque forte e per il futuro, i due enti auspicano la creazione di un programma di attività integrato. Nessuna forma di “commissariamento” è possibile e nessun tipo di inglobamento nel bilancio comunale è tecnicamente raggiungibile. Tra la Fondazione e il Comune è in vigore una convenzione che è soddisfacente per entrambe le parti. L’auspicio possibile, sul quale il sindaco sta lavorando d’intesa con il CdA, è che il contributo del Comune possa essere incrementato, non solo in termini economici ma anche grazie alla maggiore sinergia istituzionale, che produrrà per l’ente territoriale una notevole agevolazione sul piano della programmazione culturale.
Intanto, da domani, martedì 19 luglio, i dipendenti del Comune ricominceranno a lavorare a Villa Piccolo per aiutare il personale della Fondazione e consentire, entro breve termine, la riapertura del Parco e della Casa-Museo.