Sant’Agata, ingiunzioni Ato 1. Sottile: “paradossale che venganto chiese delucidazioni all’attuale Amministrazione”

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SANT’AGATA MILITELLO – Con riferimento alla notizia di ieri relativa all’interrogazione presentata dai consiglieri di opposizione di Sant’Agata Militello Domenico Barbuzza, Salvatore D’Angelo, Biagio Indriolo e Achille Befumo sulla questione delle ingiunzioni di pagamento notificate ai cittadini dall Ato Me 1, il sindaco ha rilasciato la seguente dichiarazione: “È paradossale che vengano chieste delucidazioni all’attuale Amministrazione Comunale sui dieci milioni di euro di bollette TIA 2008 e 2009 che l’ATO da alcuni giorni sta inviando anche ai cittadini santagatesi e che costituiscono parte importante di quella eredità tanto decantata, scaturita da una stagione politica in cui tra le priorità non vi erano certamente l’efficienza e l’economicità dei servizi, ma al contrario gli incarichi e i posti di sottogoverno“. La replica di Carmelo Sottile, chiamato in causa dall’atto politico, quindi, non si è fatta attendere; gli interroganti chiedono conto all’attuale assett amministrativo cittadino “se sia a conoscenza delle procedure dall’ATO ME1, visto che Sant’Agata Militello è azionista nonché comune capofila della società d’ambito in liquidazione; se il Comune di Sant’Agata Militello, in qualità di socio, ha mai dato un eventuale assenso per queste procedure e se le stesse si ritengono legittime; se si ha notizia di contenziosi pendenti o della loro definizione anche in primo grado; se e quanti ricorsi sono stati notificati all’ATO contro le ingiunzioni di pagamento; se e quali controlli o verifiche sono stati o si intendono adottare nei confronti della società d’ambito in liquidazione per una eventuale tutela dell’ente. Secondo i consiglieri, inoltre, l’eventuale accoglimento dei ricorsi produrrebbe una minore entrate nelle casse della società da cui potrebbero scaturire negative conseguenze di carattere finanziario anche per le casse comunali“.