Alessio Micale, all’opposizione con tanti ideali ed i piedi per terra

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CAPO D’ORLANDO – “La politica si faccia a livello dell’uomo, a livello dei suoi occhi e in ascolto… permanente ascolto”.
Non potrebbe fare altrimenti, il consigliere Alessio Micale, rieletto domenica notte tra le fila dell’opposizione in rappresentanza della lista Valore Pubblico in appoggio al candidato Sindaco Salvatore Librizzi. Con 401 preferenze, è risultato il secondo eletto al consiglio comunale, dopo Andrea Paterniti, candidato della Lista Orlandina in appoggio al neo Sindaco Franco Ingrillì, e primo degli eletti nelle fila dell’opposizione.
Alle spalle 5 anni di lavoro, sempre a fianco dei cittadini nella tutela dei diritti.
Un politico con la P maiuscola, libero dai vincoli e dai legami putrescenti della “convenienza” e del “favore”. Alessio Micale è un giovane “sognatore con i piedi per terra” che ha deciso di dare l’esempio nell’obiettivo comune di veder crescere e fiorire, sempre più, il nostro paese. Trasparenza e condivisione sono le parole chiave di questo progetto politico che consentirà ai cittadini di potere finalmente divenire parte attiva nella gestione della cosa pubblica.

In occasione di questo importante traguardo, abbiamo rivolto alcune domande al giovane consigliere, per tracciare un filo di continuità ideologica e pratica tra la passata esperienza in consiglio ed i nuovi progetti presto in atto nella nuova opposizione:

– Una campagna elettorale condotta in punta di piedi, lavorando dalla base, al fianco dei cittadini, come sempre ha fatto: 401 voti, il secondo eletto in assoluto. Un risultato storico ma soprattutto una grande soddisfazione.

“Si, una grande soddisfazione, ma da contestualizzare: si è messo in campo un progetto per andare a governare il paese; quel progetto, purtroppo, non ha dato il risultato atteso. Gli errori commessi si dovranno rivedere. Presto inizieremo un’analisi più seria su quanto è accaduto. Sicuramente il risultato è ottimo, ma non è un mio risultato. Per come è stata impostata la campagna elettorale il risultato è della gente, che ha sperato e ha ritenuto la mia candidatura come una speranza”.

– Nella sua coalizione è stato, in qualche modo, considerato un outsider: spesso controcorrente. Pensa che il risultato elettorale ottenuto possa attribuirsi anche a questo suo modo di rapportarsi al lavoro politico?

“Non è proprio così. All’interno della coalizione ho sempre mantenuto un modus operandi equilibrato nel rispetto delle posizioni di ogni singolo collega. Non sono e non sono mai stato una “testa pazza”. Probabilmente all’esterno il mio modo di lavorare poteva sembrare diverso. Però nei confronti del lavoro dei colleghi consiglieri non ho nulla da rimproverarmi e loro sicuramente non hanno nulla da rimproverarsi. Siamo andati avanti dal primo e sino all’ultimo giorno come unico blocco”.

– I giovani sono stati il motore delle sua campagna elettorale. Per molti di loro Lei è stato un punto di riferimento importante. Il Suo esempio è certamente stato da stimolo per una nuova affezione alla politica locale.

“A differenza della precedente competizione elettorale, questa volta per riuscire ad ottenere un buon risultato, ho pensato che bisognava mettere in campo tutte le azioni che potessero incentivare, soprattutto i giovani, a perseguire un ideale o un progetto e non la persona. Ritengo che sia meglio seguire le idee e i progetti. Insieme agli amici e a quanti hanno creduto ai miei propositi, abbiamo discusso ogni singolo aspetto della campagna elettorale, stimolando, naturalmente, con idee, propositi e progetti un rinnovato modo di avvicinarsi alla politica partecipativa”.

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– Tra i temi principali affrontati nella Sua campagna elettorale quello sul servizio raccolta rifiuti è stato il più sentito: cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi mesi ?

“Il costo dei rifiuti a Capo d’Orlando è sempre stato elevatissimo, a differenza dei servizi resi che sono stati mediocri. E’ vero che il paese è pulito ma è anche vero che la percentuale di raccolta differenziata è sempre stata bassissima. Adesso, dopo numerose ordinanze, il servizio è stato affidato con regolare gara. La mia proposta è quella di migliorare al massimo i servizi agli utenti vigilando ed incentivando la raccolta differenziata e nel contempo prevedere una forma di assistenza e sostegno: ad esempio, penso, alle attività commerciali e alla possibilità di effettuare degli sconti in bolletta per i più virtuosi”.

– Quali saranno i tratti distintivi del Suo lavoro tra i banchi dell’opposizione: pensa di cambiare qualcosa rispetto al modus operandi dell’ultimo quinquennio?

“La nuova opposizione sarà rivolta al controllo dell’attivita amministrativa, ma in maniera più intensa e incisiva. Il mio impegno e quello dei miei colleghi, sui banchi dell’opposizione, sarà quello di sostenere le necessità e le istanze dei cittadini di questo paese. La nostra attività di indirizzo e controllo sarà svolta in modo corretto, incisivo e democratico”.

– Il primo eletto tra i banchi dell’opposizione: dopo di Lei, Gaetano Sanfilippo, Daniela Trifilò, Angiolella Bottaro, Gaetano Gemmellaro e Sandro Gazia. Alcuni di questi nomi sono riconferme, altri, invece, alla prima esperienza politica: un pensiero sui nuovi e sui vecchi compagni di viaggio.

“Al grande risultato ottenuto, conseguono grandi responsabilità. Naturalmente, con Gaetano Sanfilippo e Gaetano Gemmellaro, abbiamo avuto una precedente esperienza politica comune e possiamo dire di essere ormai collaudati. Ciascuno conosce il valore e la competenza dell’altro. Con i nuovi eletti Angiolella Bottaro e Sandro Gazia, credo, non ci sarà alcun problema, poichè sono persone di indubbio valore, così come Daniela Trifilò che ha già alle spalle un’esperienza politica quinquennale. Un pensiero di affetto e di stima va, comunque, al collega Giuseppe Trusso, persona di indubbie qualità politiche e morali, con il quale abbiamo condiviso la nostra crescita politica. Giuseppe, anche dall’esterno del consesso civico continuerà ad essere una importante risorsa per questo paese.”

– Adesso che la campagna elettorale è terminata, ci si mette all’opera.

“La campagna elettorale è stata una campagna in trincea: lunga e logorante, una battaglia a colpi di fioretto. Ciò che adesso mi interessa di più, è cominciare a lavorare per il paese e per dare le giuste risposte a tutti coloro che hanno avuto fiducia nelle mie proposte”.