Riuscito l’intervento sulla Caretta Caretta

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PALERMO – E’ perfettamente riuscito l’intervento di ricostruzione del carapace, la parte superiore della corazza, di una tartaruga Caretta Caretta. Era arrivata al “Centro di referenza nazionale per il recupero delle tartarughe” dell’Istituto Zooprofilattico della Sicilia con delle brutte lesioni nei tessuti molli e con il dorso quasi spezzato in due . Dalla radiografia è emerso che la tartaruga non aveva ingerito ami, ma che probabilmente sia stata investita da un’imbarcazione una volta tornata a galla per prendere aria. Si tratta di una femmina di circa 35 anni.
L’intervento effettuato dall’equipe del centro è stato molto delicato, infatti per incollare il guscio i veterinari hanno utilizzato una particolare resina che si utilizza in chirurgia ortopedica.
“Abbiamo ricostruito il carapace nella sua completa forma fisiologica – spiega Antonio Piazza, medico veterinario del Centro di referenza nazionale – Dopo aver disinfettato i tessuti, adesso la stiamo curando con dei prodotti specifici per far cicatrizzare e rimarginare le ferite dei tessuti molli della parte dorsale del collo. Essendo dei rettili, ci vorrà un po’ di tempo. Dopodiché, inizierà la riabilitazione vera e propria. Le condizioni della tartaruga sono buone e già ha ripreso a mangiare”.
Sono arrivate notizie positive anche su Lilo, la prima tartaruga dotata di un localizzatore satellitare, che è stata liberata il 2 maggio a Sant’Erasmo. Grazie al sofisticatissimo meccanismo tecnologico prodotto negli Stati Uniti, i veterinari stanno iniziando a conoscere i segreti di questi esemplari marini. Lilo, recuperata vicino all’isola di Filicudi, dall’équipe di “Filicudi Wildwife Conservation”, curata dal Centro di Palermo, sta tornando a casa. Dopo circa quindici giorni e aver fatto una tappa a Tusa e all’Isola delle Formiche, ha virato verso Salina. Un percorso che i biologi marini inizieranno a studiare, per capire se dietro quello che può sembrare un semplice caso si nascondono precisi motivi della sua “voglia di casa”.