Antoci, continua la solidarietà, dai Sindacati all’Ente Parco

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Continuano le manifestazioni di solidarietà nei confronti del Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci vittima la notte scorsa di un attentato. Anche il Direttore del Parco dei Nebrodi Massimo Geraci esprime piena solidarietà a nome proprio e di tutto il personale dell’Ente Parco per il vile attentato subito da Giuseppe Antoci.
“L’attentato è la chiara dimostrazione che l’azione di legalità svolta nel territorio dei Nebrodi da parte del Presidente del Parco dei Nebrodi e dalla Task Force diretta dal dott. Daniele Manganaro contrasta i veri interessi della criminalità – ha commentato il Direttore “In un contesto difficile, spesso chiaramente ostile all’interesse pubblico, il Parco rappresenta un riferimento certo per gli onesti che intendono agire liberamente e secondo le regole, per un sano sviluppo sostenibile del territorio dei Nebrodi. Un ringraziamento particolare va al personale di scorta del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sant’Agata Militello, diretto dal Vice Questore dott. Manganaro, che con spirito di abnegazione e spiccata professionalità ha salvato la vita al nostro Presidente Antoci”.

Solidarietà è stata espressa anche dalla Segreteria della Funzione Pubblica e dagli iscritti alla FPCGIL presso il Parco dei Nebrodi. “Gesti di questa natura – hanno commentato Clara Crocè e Rosa Raffa, coordinatrice del comparto Regione – meritano la più completa e totale condanna. Il lavoro e l’impegno svolto dal Presidente Antoci ,in un territorio difficile come quello, sta evidentemente lasciando il segno e creando problemi a chi, invece, vorrebbe mantenere lo status quo. Quanto accaduto – conclude la Crocè – evidenzia la necessità di tenere la guardia alta e, oggi più che mai, essere vicini e solidali a chi, fa il massimo per migliorare le condizioni della propria terra, per troppo anni affossata e affogata da interessi e intrecci malavitosi e politici”.

Anche la segretaria della Cisl Annamaria Furlan si unisce agli attestati di solidarità nei confronti di Antoci e della scorta “Il mondo del lavoro e il sindacato sono accanto a loro nella battaglia per la legalità e la sicurezza nelle regioni del Mezzogiorno” – scrive la Furlan – “Non c’è sviluppo senza sicurezza e legalità. Le due cose devono marciare insieme nel Mezzogiorno, con un impegno alto e coerente delle istituzioni per garantire un’azione di contrasto e di repressione verso la mafia e ogni forma di criminalità organizzata. Ogni giorno la cronaca registra episodi di intimidazione da parte della malavita organizzata che vuole imporre regole violente per difendere i propri disegni criminali nelle regioni del Mezzogiorno. Per questo occorre dotare tutte le forze di polizia di più personale, più mezzi e strumenti moderni, adeguati a un’efficace lotta alla mafia e alle altre organizzazioni criminali che purtroppo perseverano nella loro azione violenta di ricatto e di dominio del territorio, come dimostra l’agguato al presidente Antoci, a cui va tutto il nostro appoggio per l’opera di moralizzazione che sta portando avanti in una realtà non certo facile e priva di rischi”.
Sull’agguato di stampo mafioso contro l’auto del presidente del parco dei Nebrodi, è intervenuto anche il segretario generale della Cisl siciliana, Mimmo Milazzo, con queste parole: “Antoci non è solo. Sul terreno del contrasto agli interessi mafiosi, il sindacato c’è. Dei protocolli di legalità, la Cisl in questi anni ha fatto uno strumento di lotta e insieme di sviluppo. I protocolli di legalità, come quelli che Antoci ha voluto sui Nebrodi, sono uno strumento fondamentale, anche di tutela del territorio. Ma chi lavora per promuovere sviluppo nel rispetto delle leggi, non può essere solo. E Antoci non è solo. Il mondo del lavoro è a fianco di tutti coloro i quali, lavorando per il bene comune, si mettono di traverso a ogni tentativo d’infiltrazione e di gestione mafiosa”.
E solidarietà ha espresso pure il segretario della Cisl di Messina, Tonino Genovese, assieme all’invito al presidente del parco dei Nebrodi “a non demordere e non abbassare la guardia”.

Vicinanza anche dalla Sicilia Democratica, che tramite l’on.Giambattista Coltraro capogruppo all’Ars veicola il proprio messaggio: “Esprimo la mia più viva solidarietà al presidente Antoci e al contempo mi congratulo per la prontezza d’azione degli uomini della Polizia di Stato, che sono riusciti a impedire che un uomo giusto, che da tempo ha scelto di combattere la mafia con l’arma dell’onestà e della denuncia, cadesse vittima di un vile attentato. Apprendo inoltre con piacere che la “macchina dello Stato” è già stata avviata e dalla riunione convocata d’urgenza questa mattina alla Prefettura di Messina, sono certo, verranno intraprese nuove azioni a difesa del presidente Antoci e nella lotta alla mafia”.