Capo d’Orlando; il comizio consuntivo di Enzo Sindoni

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Foto Nat Arasi

CAPO D’ORLANDO – “Si è chiuso un ciclo; inevitabilmente, se ne è aperto un altro”. Questo uno dei passaggi del comizio consuntivo di Enzo sindoni, sindaco uscente di Capo d’Orlando che ieri sera, in una piazza Matteotti gremita, ha parlato ai suoi concittadini di questi ultimi anni di mandato amministrativo a poco meno di un mese dalle elezioni amministrative del prossimo 5 giugno che decreteranno il nuovo primo cittadino orlandino. Sul palco, insieme a lui, il presidente del consiglio comunale Gianfranco Timpanaro, il vice sindaco Aldo Sergio Leggio e gli assessori Carmelo Perrone, Cettina Scaffidi e Rosario Milone, ma la serata è stata una “one man show” con Sindoni che ha parlato per poco meno di un’ora, interrotto solo dagli applausi della piazza a ogni passaggio delicato del suo intervento dove ha toccato diversi punti, anche controversi, caldi, della sua esperienza da primo cittadino prima ancora che da uomo. Ha ringraziato, si è emozionato ricordando chi per un un motivo o per un altro non è più al suo fianco, ha ribadito e rilanciato con forza – anche per il futuro – alcune delle scelte che hanno caratterizzato la sua azione amministrativa ma, soprattutto, ha auspicato che il suo successore abbia a cuore le sorti non solo della città ma anche del comprensorio che adesso Capo d’Orlando rappresenta in ordine sopratutto al turismo, ai servizi per il cittadino, all’economia, alla qualità della vita. “Non voglio fare un comizio politico, non è questo il luogo ne l’occasione; la campagna elettorale farà il suo seguito dopo di me”, ha affermato Sindoni. Non sono mancate stoccate ai detrattori della sua sindacatura: “li ringrazio”, ha detto “tuttavia non perderò il mio tempo ad odiare chi mi odia; piuttosto amerò chi mi ama”. Nel corso del suo intervento Sindoni non ha mai nominato nessuno degli attuali candidati sindaco ma si è rivolto a entrambi “perché”, ha affermato, “chiunque sarà sindaco di questa città dovrà sentirla sua ed esserne orgoglioso come io lo sono stato in tutti questi anni”. A loro, inoltre, ha chiesto quattro precisi impegni: quello che i loro beni personali rimangano nelle condizioni attuali e non cambino destinazione d’uso; di impegnarsi a perseguire la strada della demolizione dei fabbricati abusivi; di mantenere non carrozzabile il tratto di strada compreso tra le contrade Forno e Bruca e, infine, che non sia possibile edificare oltre i tredici metri e mezzo di altezza.
Sindoni, quindi, chiude una carriera da sindaco che, a parte una parentesi di poco più di due anni e mezzo con il sindaco Massimo Carrello, ha governato la città paladina per circa vent’anni, dieci dei quali ininterrottamente per due mandati, dal 2006 ad oggi. I temi toccati da Enzo Sindoni hanno spaziato dai lavori pubblici, allo sport, alle tasse per le quali ha nuovamente attaccato sia lo Stato che la Regione rei, secondo Sindoni “di non amare questa terra”; un passaggio del suo comizio consuntivo ha riguardato anche le varie battaglie che ha condotto negli anni in favore “dell’affermazione dei diritti della comunità”, prosegue, “per le quali non ho avuto timore di metterci la faccia rischiando anche di mio”; il riferimento è anche alle numerose denunce e azioni legali intentate nei suoi confronti da più parti; “rifarei tutto già da domattina”, ribadisce. Da segnalare la presenza di numerosissimi cittadini che sono venuti ad ascoltare Sindoni anche da altri comuni dell’hinterland a testimonianza del fatto che Capo d’Orlando è e rimane un punto di riferimento anche per altre realtà locali interessate all’importante passaggio elettorale che riguarda anche la cittadina orlandina. E’ possibile rivedere interamente il comizio di Enzo Sindoni che abbiamo trasmesso in diretta per sera sulla pagina Facebook di anni60news; basta cliccare sul seguente link: https://www.facebook.com/anni60news/