TORREGROTTA- Si prospettano “colpi di scena” in prossimità della presentazione delle liste e dei programmi elettorali per le amministrative. Assetti ancora da definire e trattative in corso per delineare le compagini che si contenderanno la conquista del “nuovo” governo cittadino. Una sfida che chiamerà al voto, il 5 e 6 giugno, 6695 elettori, di cui 3198 maschi e 3497 femmine, divisi in 8 seggi.
Al momento sono quattro i candidati ufficiali in corsa per la poltrona più alta del centro tirrenico.
A gennaio i primi a sciogliere la riserva erano stati i rappresentanti del “Gruppo Civico per Torregrotta” che hanno designato come candidato sindaco Corrado Ximone, 60 anni, medico, consigliere comunale da diverse legislature. «A pochi giorni dalla data utile per la presentazione delle liste, il Gruppo Civico per Torregrotta è quasi pronto -ha affermato-. Il lavoro svolto in due anni di attività ha avuto logica prosecuzione nelle trattative per la formazione dell’aggregazione da sottoporre al giudizio degli elettori, che di fatto ne fa l’unica alternativa credibile all’Amministrazione uscente essendo fondato su programmi obiettivi e metodologie condivise, e non sulla costituzione di un grosso contenitore di voti. Operazione già più volte praticata e dimostratasi capace di vincere le elezioni, ma di non garantire governabilità -ha aggiunto-. Su queste basi abbiamo già avuto l’adesione dei consiglieri uscenti Spada e Polito». Tra i punti principali del programma il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali attraverso i principi della democrazia partecipata, il risanamento ambientale ed il rilancio dell’economia connesso con il recupero e la valorizzazione della zona costiera.
Espressione dell’associazione “Si…Amo Torregrotta in Movimento” è Antonio Mento, 42 anni, assicuratore, candidato del gruppo. «Ciò che osserviamo, con rabbia e costernazione, -ha dichiarato- è che hanno portato il paese allo stallo e ad una posizione di isolamento dal contesto territoriale. Proponiamo di condividere un progetto che parta dalla razionalizzazione dello sviluppo urbanistico, dalla creazione di una nuova ed efficiente rete idrica, da un serio e mirato sviluppo turistico ed economico fino ad arrivare e da una vera e propria integrazione sociale».
A rappresentare il movimento “Rifondiamo insieme Torregrotta” è Giulia Carrara, 61 anni, avvocato. «La scelta di una donna determinata e capace che nella legalità ha fondato il suo stile di vita è la risposta alla diffusa richiesta dei tanti cittadini che vogliono spezzare col passato -hanno sottolineato i rappresentanti della coalizione-. La frammentarietà della proposta politica che si registra in questo periodo ci consegna un paese che ha bisogno di sentirsi comunità e che chiede il miglioramento dei servizi collettivi. Su questi presupposti il richiamo all’unità delle forze politiche in campo trova la sua ragion d’essere per ridare fiducia all’elettorato e restituire alla comunità il senso dell’appartenenza che appare perduto».
Il candidato sindaco della compagine “Comitato dei 40” è, invece, Pasqualino Timpone, 48 anni, ingegnere, competitor del primo cittadino uscente nell’ultima tornata elettorale. «Il principale obiettivo per noi, che abbiamo già ricevuto nel recente passato grandi consensi da parte della cittadinanza, è che si possa realizzare il nostro programma che è ancora suscettibile di miglioramenti, ogni altro aspetto è secondario -ha spiegato-. Questo, se attuato, porterebbe ad una svolta nettamente positiva per i cittadini».
E non si esclude l’unione di due o più liste. Si delinea, dunque, uno scenario complesso dove mancano ancora numerosi tasselli. Probabilmente l’ultima a sbottonarsi sarà proprio la compagine a supporto del sindaco uscente Antonino Caselli il quale ha guidato la cittadina per un decennio. “Vivi Torregrotta”, come ribadito negli ultimi incontri, punta al rinnovamento, alla democrazia partecipata ed alla trasparenza. Non ci resta che attendere la presentazione delle liste.
Veronica D’Amico
