Capo d’Orlando: i giovani e l’impegno civico, la forza di Riccardo Orioles

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Nella fotografia di Antonella Papiro da sx Alessio Micale e Riccardo Orioles

CAPO D’ORLANDO – Una energia dirompente che nonostante tutto lo porta ancora a lottare per un paese libero e civile: questa la prima sensazione che bussa alla pancia al cospetto di Riccardo Orioles e che accompagna per l’intera durata dell’incontro tenutosi nella Sala “Tano Cuva” del Centro Culturale Polivalente “Antonio Librizzi” sabato pomeriggio. La mafia e l’antimafia, gli intrallazzi politici, la Chiesa e la famiglia, i massimi sistemi e la storia che ciclicamente si ripete con protagonisti differenti ma in fondo identici ai predecessori, l’impegno civico e i doveri del giornalista: difficile raccontare a chi non era presente la lunga chiacchierata.
Il giornalista milazzese di nascita e fondatore insieme a Giuseppe Fava dello storico mensile “I Siciliani” nel 1982, alla soglia dei 70 anni è ancora un combattente, in prima linea con lo spirito, con le parole e con i fatti, contro Cosa Nostra e il malaffare. Un’iniezione di rabbia e speranza ascoltare le sue dissertazioni sull’attualità, ironico e crudo al tempo stesso e con un’inattaccabile fiducia nelle giovani generazioni. Con i giovani, gli aspiranti giornalisti, che militano nel suo “I Siciliani Giovani”, infatti, Orioles, vive a contatto ogni giorno, ascoltandoli come un genitore saprebbe e guidandoli come il migliore dei maestri nel più difficile dei mestieri.
Ed i giovani, soprattutto i giovani, sono stati i protagonisti dell’incontro, organizzato dal consigliere comunale Alessio Micale, con la partecipazione della ricercatrice ISTAT e sociologa Ludovica Ioppolo.
Niente regole, niente formalità, nessun canovaccio o lezione preimpostata: le parole libere intrecciando fili sottili hanno creato il discorso facendosi esperienza e regalando a tutti i presenti la forza di credere, nonostante tutto, nel futuro.