Passata l’amarezza resta il Rocca

241

CAPRI LEONE Mancavano sei minuti ed anche stavolta sono stati fatali. Come due anni fa a Mazara del Vallo nel play-out del girone A di Eccellenza che aveva condannato i biancoazzurri all’immediato ritorno in Promozione. Stesso finale amaro, ma la trama del film è completamente diversa. La festa poteva pur continuare, alimentare un sogno proibito, ma in fondo va benissimo cosi. Il colpo di testa di Bellino dell’acireale ha interrotto la favola quando i tifosi del Rocca pregustavano di trascorrere un Primo Maggio da Leoni in gabbia. Pazienza, ma è stato semplicemente pazzesco vivere una stagione così ed essere protagonisti anche in una gara in cui è successo di tutto. Dalla gioia ad un “dolce” dolore. Nulla sarà dimenticato, anzi la società l’USD Rocca di Caprileone saprà che da quest’anno tutti gli addetti ai lavori avranno una considerazione della società come da merce rara per competenza, programmazione e passione. I gol di Biondo, Lucarelli, l’esultanza del difensore bomber Mario Russo, i colpi da maestro di Chicco D’Anna che avrebbe voluto dedicare alla moglie in doce attesa un epilogo diverso, la crescita di Miano, Ceraolo, Segreto, Scurria e Schepisi, le conferme ad alti livelli di Triolo, Longo, Mento e Venuti, insomma nulla andrà al macello, tutto sarà conservato in frigo perché ogni partita, ogni vittoria e una cocente sconfitta serviranno a dare maggior forza e vigore ad una comunità che, alla fine, ha applaudito i suoi campioni, tributando loro affetto e sincero ringraziamento. Si ripartirà da Santino Bellinvia, l’uomo perfetto per sollevare l’edificio al primo piano dopo le fondamenta solide costruite in questo ultimo spettacolare biennio. Per carità esserci ancora sarebbe stato bellissimo ma adesso è tempo di un meritato riposo, poi di studio per pianificare una nuova annata con la certezza di aver tra le mani un gruppo di ragazzi fantastici. Onore a chi ha vinto, una squadra costruita per farlo ed è riuscita li dove in tanti hanno perso, infrangendo l’imbattibilità casalinga stagionale che sembrava preludio allo spareggio per la serie D oltre lo stretto potendo ospitare anche la finalissima contro la Sicula Leonzio che, invece, ospiterà proprio domenica l’Acireale in una sfida tra nobili decadute avendo un passato fatto anche di 33 campionati di serie C e 2 di B. Dalle braccia conserte per nascondere la rabbia a breve si ripartirà, liquidati i pensieri sui “se” e sui “ma” l’adrenalina comincerà a correre tra le vene. Lo sport è passione e come nella vita l’importante è ricominciare. Domenica scorsa è stato solo un dolce dolore, un epilogo amaro dopo una stagione indimenticabile per una neopromossa che ha fatto il massimo per arrivare ad accarezzare il sogno.

2 allegati