Dirty Soccer: Due Torri assolto, Di Napoli 4 anni di squalifica

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    Dopo un’attesa estenuante, prolungatasi addirittura per tre settimane, il Tribunale Nazionale Federale ha finalmente emesso il suo verdetto in merito al processo Dirty Soccer, ennesimo filone italiano del calcio scommesse: quattro anni di squalifica per Arturo Di Napoli, che ottiene soltanto una lieve diminuzione dell’ammenda, che scende a quota 35.000 €. Dunque finisce sul nascere la carriera da allenatore per l’ormai ex tecnico dell’Acr Messina che insieme a tanti altri tesserati è stato pescato con le mani sulla marmellata pagando pesantemente l’errore commesso la scorsa stagione quando era alla guida del Savona. Sergio Artico e gli altri componenti del Tribunale Federale Nazionale si sono espressi sulle richieste della Procura Figc. In prima battuta l’accusa, al termine della requisitoria del procuratore federale aggiunto Gioacchino Tornatore, aveva chiesto per lui quattro anni di squalifica e 60.000 € di ammenda per illecito aggravato per la presunta combine della gara tra L’Aquila ed il Savona, disputata il 23 novembre 2014. Ad assistere l’attuale tecnico dell’ACR tre avvocati: il messinese Giovanni Villari, il calabrese Antonio Fazio ed il bolognese Mattia Grassani, che tutela anche la posizione del club ligure, per il quale la Procura ha chiesto 3 punti di penalizzazione ed un’ammenda di 30.000 €. Il Tribunale Federale Nazionale ha inflitto tre punti di penalizzazione all’Akragas, unico dei cinque club del girone C di Lega Pro che dovrà scontare un handicap in classifica. Stessa pena era stata richiesta per il Catanzaro, graziato dal momento che i calabresi se la sono cavata con un’ammenda di 10.000 €. Discorso simile per la Juve Stabia, punita con una multa di 3.000 €. Prosciolto il Due Torri. Invece per la FRATTESE Srl (già ASD Nerostellati Frattese) 1 punto di penalizzazione in classifica da scontare nella stagione sportiva 2015-2016, e per la VIGOR LAMEZIA Srl 2 punti di penalizzazione in classifica sempre da scontare nella stagione sportiva 2015-2016 e ammenda di € 10.000,00.
    Dopo la sentenza relativa al processo Dirty Soccer, che ha previsto la condanna a quattro anni di squalifica per il tecnico Arturo Di Napoli, non si è fatta attendere la presa di posizione dell’ACR Messina che ha diffuso il seguente comunicato stampa: “L’ACR Messina, nel prendere atto del dispositivo emesso in data odierna dal TFN, avverte l’assoluta necessità di rivolgere un pensiero ad Arturo Di Napoli che resta, in modo indelebile, uno dei principali artefici della rinascita calcistica della nostra città con la speranza che possa chiarire la sua posizione in sede di appello. L’ACR Messina coglie l’occasione per rendere noto che è stato convocato un Consiglio d’Amministrazione, che si terrà nelle prossime ore, per adottare le necessarie deliberazioni inerenti la guida tecnica della prima squadra”. Di Napoli ha chiuso la sua parentesi giallorossa con il successo in rimonta per 3-2 sul Monopoli che avvicina i messinesi alla salvezza.