CAPRI LEONE – Si svolgerà domani il processo d’appello per l’omicidio di Andrea Bruno, il giovane meccanico di Rocca di Caprileone ucciso l’11 febbraio 2013. L’omicida, il ventenne Sebastian Oriti, anche lui di Rocca di Caprileone, è stato condannato in primo grado all’ergastolo con l’accusa di omicidio con l’aggravante della premeditazione, danneggiamento e porto illegale di coltello. La difesa di Oriti, affidata all’avvocato Decimo Lo Presti, sarà supportata anche dal professore Gaetano Pecorella, noto penalista del Foro di Milano.
Oriti si trova rinchiuso nel carcere di Agrigento. Lo scorso 2 aprile la Corte d’Assise di Messina, in accoglimento della richiesta avanzata dal pm Rosanna Casabona, sostituto procuratore della Repubblica di Patti, lo ha condannato al carcere a vita. Nella sentenza venne esclusa l’aggravante dei futili motivi. Condannato anche al risarcimento della parte civile costituita da Adele Pintabona e dalla sorella Lucia, rispettivamente madre e zia di Andrea Bruno, da liquidarsi in separata sede e con una provvisionale rispettivamente di 80.000 e 20.000 euro.