Lucia Borsellino, ex assessore alla Salute della Regione siciliana e figlia del magistrato ucciso nella strage mafiosa di via D’Amelio, è sotto scorta. La decisione è del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza. Non si conoscono i motivi che l’hanno determinata. L’ex assessore è ora protetta da un’auto blindata e da due uomini armati. La tutela è stata affidata alla polizia di Stato. Lucia Borsellino si era dimessa il 2 luglio scorso “per ragioni – aveva scritto – di ordine etico e morale e quindi personale, sempre più inconciliabili con il mio mandato”. La decisione, che è stata adottata a ferragosto, secondo quanto si apprende sarebbe legato alle indagini sulla sanità e anche, ma non soltanto, ai numerosi esposti presentati dalla figlia del magistrato quando era assessore regionale.