REDAZIONE – L’affidamento dell’incarico per azioni giudiziarie nei confronti dei Comuni, enti regionali ed assessorati morosi, il nuovo piano industriale per salvare la società dal fallimento e la proposta di accorpamento delle sedi provinciali sono i tre punti più importanti dei 23 all’ordine del giorno del prossimo consiglio di amministrazione di Riscossione Sicilia, la partecipata presieduta da Antonio Fiumefreddo che tanto sta facendo discutere negli ultimi mesi. Il Cda, che si riunirà domani, dovrà anche discutere di eventuali azioni giudiziarie nei confronti di Banca MPS, e di alcune problematiche legate al personale in servizio. Da oggi, quindi, sarà possibile la consultazione del corposo fascicolo da parte di un rappresentante per ogni sigla sindacale.
Intanto non si sono fatte attendere le repliche dei Comuni di Brolo e Caprileone, tra i circa 300 in debito con l’Erario, secondo quanto dichiarato da Fiumefreddo. “La somma citata da Riscossione Sicilia è veritiera – spiega il Vicesindaco di Brolo Gaetano Scaffidi Lallaro – ma riguarda mancati contributi versati all’erario statale durante gli anni della precedente amministrazione. Dal 2013 in poi, però, col cambio amministrativo, è stata richiesta una rateizzazione della somma, che tutt’oggi il Comune di Brolo sta regolarmente pagando“. “Il Comune di Caprileone – scrive invece il sindaco Grasso – ha contestato in sede giudiziale la maggior parte dei presunti crediti azionati da Riscossione Sicilia, alcune cause sono state vinte altre in corso di causa e ha promosso un’azione giudiziaria dinnanzi alla Corte dei Conti contro la società per ottenere il risarcimento dei danni per la mancata riscossione di tributi che negli anni precedenti il Comune gli aveva affidato”.