Basket, serie A, alla Betaland qualcosa si muove

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    Niente regali nella calza della Befana per i tifosi della Betaland e le speranze di un girone di ritorno di serie A diametralmente opposto alla deludente andata sono destinate ad affievolirsi. Infatti l’ultima posizione solitaria con la miseria di 8 punti, 6 dei quali conquistati nelle prime 4 giornate, cui sono seguiti 10 ko su 11, di cui 6 in casa come accaduto solo nella serie C1 1995-1996, è un’amara ma meritata realtà dopo l’exploit di Torino a Pesaro, anche se in almeno 5 occasioni i biancoazzurri, pur con tutti i limiti tecnici e di roster, hanno regalato su un vassoio i due punti all’avversario di turno. Il cambio di allenatore con l’addio a Griccioli che da tempo chiedeva rinforzi, e la soluzione interna con il vice Di Carlo, non poteva da sola cambiare il volto ad una squadra che ci mette tanta volontà ma che nelle difficoltà si smarrisce non avendo in organico chi sappia togliere le castagne dal fuoco. Ovvio che serve un play-guardia con tanti punti nelle mani e rumors dicono che potrebbe arrivare in questa pausa dell’All Star Game Corey Fisher, 27enne guardia Usa con passaporto georgiano uscito dal college di Villanova Wildats (15.6 punti, 4.8 rimbalzi e 2.8 assist in 33 gare), 185 cm per 91 kg di peso forma con fugaci parentesi recenti non esaltanti nel Cibona Zagabria ed in Venezuela dopo gli exploit ad Antalya in Turchia (516 punti in 30 partite con 17.2 di media, 3.5 rimbalzi e 4.4. assist nel 2011-12) ed in Spagna con la canotta della Juventut Badalona (442 in 32 l’anno seguente con una media di 13.6 punti, 2.3 rimbalzi e 2.9 assist. Siena prima e Varese poi si sono interessate a Fisher che ha poi giocato in Russia nell’Enisey Krasnojarsk, dove ha chiuso con 16.8 punti, 2.9 rimbalzi e 3.4 assist a gara, in Cina con il Fujian Quanzhou Bank, con fresche fugaci apparizioni in maglia Cibona Zagabria, tagliato dopo 3 incontri, ed i Guaros de Lara, squadra del campionato venezuelano. Fisher o chi per lui se si può bisogna far presto perchè il progetto europeo, in una serie A che privilegia chi ha l’Usa che vince da solo le partite, è praticamente naufragato anche per gli infortuni di Nicevic e Jasaitis che, con l’ufficialità dell’addio a Metreveli, passato a Caserta, rendono necessario anche l’ingaggio di un lungo, anche se i due veterani da oggi riprenderanno ad allenarsi con i compagni per rientrare quasi a pieno regime a Cantù nella prima di ritorno domenica 17. “Possiamo muoverci sul mercato degli extracomunitari per cui sostituiremo Metreveli con un giocatore in grado di giocare sia 4 che 5 – spiega il ds Giuseppe Sindoni -, inoltre terremo gli occhi puntati sul mercato per puntellare il perimetro dove potremmo ulteriormente aggiungere un giocatore senza toglierne alcuno. Siamo consapevoli delle risorse economiche che abbiamo a disposizione e, naturalmente, cercheremo di portare i giocatori giusti per cercare di mantenere la categoria”.
    Intanto gli accertamenti diagnostici effettuati al CTO di Torino hanno evidenziato al giocatore dell’Auxilium Cus Torino Jerome Dyson un trauma cranico nelle regione temporo-parietale sinistra. Lo stesso play-guardia americano dovrà pertanto osservare trenta giorni di riposo dall’attività agonistica, ai quali seguirà un successivo controllo per stabilire i reali tempi di recupero. In questo momento Jerome Dyson è tornato nella propria abitazione, accompagnato dalla dirigenza della società, con la famiglia. Il giocatore Ian Miller riprenderà invece regolarmente gli allenamenti con la squadra nei prossimi giorni. I due sono stati aggrediti nella notte tra il 5 e il 6 gennaio all’uscita da una discoteca torinese, al termine di una serata seguita alla vittoria colta dalla squadra a Pesaro e nel loro giorno libero.