Rapina a Capo d’Orlando, i dettagli e i nomi degli arrestati

    341

    CAPO D’ORLANDO – E’ di circa 15.000 euro il bottino della rapina avvenuta questo pomeriggio a Capo d’Orlando ad opera di due catanesi, subito arrestati dai poliziotti del locale Commissariato. Intorno alle 15.40 circa, i poliziotti hanno ricevuto una chiamata con la quale era stato richiesto un intervento per un tentativo di rapina presso la Banca Sviluppo per la Cooperazione di Credito spa, sita in via Messina nel centro paladino. Alcuni agenti, già impegnati nei servizi di controllo del territorio potenziati in occasione delle festività, sono giunti immediatamente sul posto, raccogliendo informazioni utili per rintracciare i due malviventi, come indicazioni sulla corporatura e sugli indumenti da loro indossati.
    Sono scattate immediatamente le ricerche dei responsabili che, poco dopo, con il volto ancora travisato da calzamaglia e parrucche, sono stati sorpresi all’uscita della Banca Carige, situata poco lontano dalla prima, in via Giovanni Amendola, dove avevano appena consumato una rapina.
    Uno è stato immediatamente bloccato, mentre il secondo è stato fermato dai poliziotti dopo un breve inseguimento a piedi, anche grazie all’aiuto di alcuni passanti.
    I due rapinatori, accompagnati negli uffici del Commissariato e sottoposti a perquisizione, sono stati trovati in possesso di circa 15.000 euro, frutto della rapina appena consumata, e di un taglierino.
    Si tratta di due catanesi, entrambi pluripregiudicati: Venerando Sessa, 40 anni, e Giulio Maurizio Arena, di 39.
    La ricostruzione dei fatti successivamente effettuata, ha consentito di appurare che il primo tentativo di rapina era andato a vuoto grazie alla reazione del cassiere, che aveva chiuso la porta della banca, bloccando i malviventi all’interno. Ciò ha determinato la reazione di uno dei rapinatori, che ha afferrato una penna dal bancone intimando al cassiere di aprire immediatamente il bussolotto, così da guadagnarsi la fuga.
    La seconda rapina è stata invece portata a compimento poiché il cassiere, sotto minaccia del taglierino, ha consegnato ai rapinatori i contanti presenti nei cassetti ed ammontanti a circa 15.000€.
    Espletate le formalità di rito i due rapinatori sono stati tratti in arresto e condotti al carcere di Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.