Calcio, Eccellenza, Bellinvia si confessa

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    ROCCA CAPRILEONE Riparte il campionato di Eccellenza che per la matricola Rocca significa derby della Befana al Nuovo Comunale contro il Milazzo, prima gara di un trittico di match abbordabili che potrebbero blindare un posto nei play-off del girone B e magari qualcosa in più per i biancoazzurri, da due mesi affidati al tecnico Santino Bellinvia. “Il bilancio è sicuramente positivo – spiega -, d’altronde chiudere al terzo posto il girone d’andata del torneo di Eccellenza per il paese di Rocca e per la Società è motivo di assoluto vanto e orgoglio. La dirigenza fa tanti sacrifici per non far mai mancare niente a questo gruppo, ovviamente tutto rapportato ai limiti di un cluba misura d’uomo come è il nostro. Sono molto soddisfatto anche della nostra classifica anche se, guardando indietro, forse per ciò che abbiamo espresso sul rettangolo di gioco ci manca qualche punticino ma questo fa parte del calcio e accettiamo i verdetti del campo”. Rocca tra i titani – “Stiamo facendo bene ma è scontato che una piazza come quella di Rocca di Capri Leone non può essere paragonata a giganti del calcio quali Leonzio, Igea Virtus, Acireale o Palazzolo. Stiamo parlando di Società che hanno calcato palcoscenici importanti, vissuto il calcio vero. A Lentini e Barcellona sono stati giocati scontri epici di C, il Palazzolo ha mantenuto la D per tanti anni per non parlare poi dell’Acireale, che ha addirittura disputato la Serie B, affrontando club storici del calcio italiano. Il Rocca si confronta con formazioni dal blasone e dalla storia incredibili ed è chiaro che le potenzialità strutturali ed economiche di questa piazza siano inferiori a quelle delle rivali. A livello di pubblico, per esempio, è chiaro che i numeri raggiunti dalle altre non saranno mai avvicinati dal Rocca, che non ha un campo omologabile per la D. Avere 1000-1500 tifosi allo stadio ogni domenica è una grande forza economica e psicologica, forza che noi non possiamo avere, con grande rispetto per i nostri affezionati supporters. Rocca è un paesino di poco più di 4000 abitanti, non può essere accostato a comuni che sono popolati da 40000 persone e ciò si nota ancora di più con i numeri dei tifosi al seguito. Inoltre, la nostra è una rosa numericamente striminzita rispetto a quelle di altri club che lottano per le zone nobili della classifica. Questo è un gruppo straordinario, composto da gente che si sacrifica ogni giorno per dare il massimo a questi colori. Spesso e volentieri, per via dei pochi ricambi a disposizione, i ragazzi stringono i denti e scendono in campo con qualche acciacco, per non vanificare il lavoro di un intero staff. Da parte mia, posso solo fare un plauso alla professionalità e all’attaccamento di questi giocatori ad una realtà piccolo che però ha dimostrato che con poco si può fare tanto. La soddisfazione di duellare alla pari con realtà ben più grandi della nostra, quindi, si moltiplica di fronte a queste considerazioni. Essere affiancati a blasoni tali per noi è solo un grande onore”. Attacco formidabile – “Pensare che il nome del Rocca di Capri Leone finisca tra le statistiche calcistiche nazionali non può che farmi piacere e deve far piacere a tutto l’ambiente, dalla Società ai tifosi, passando per i calciatori. Ricordiamo che il Rocca è alla seconda apparizione della sua storia in Eccellenza e che la prima, purtroppo, non si è conclusa nel migliore dei modi, con una retrocessione nel play-out di Mazara del Vallo. Quest’anno stiamo cercando di fare meglio e leggere questi numeri è per tutti noi che mettiamo il cuore in questo progetto una grandissima emozione”. Obiettivi finali – “Il nostro obiettivo finale è quello che ci siamo prefissati dal mio arrivo: raccogliere subito 40 punti, ipotecando la salvezza per poi pensare a qualcosa di più importante. Non abbiamo l’assillo di dover necessariamente vincere il campionato. Viviamo alla giornata, partita dopo partita, cercando di arrivare il più in alto possibile. La nostra è una squadra giovane, composta da tanti under e con calciatori classe 1992, 1994 e 1995 stabilmente nel giro dei titolari. Sono sicuro che i nostri ragazzi l’anno prossimo calcheranno campi più prestigiosi di quelli dell’Eccellenza, ma solo se continueranno a lavorare con umiltà come hanno fatto finora. Sappiamo che qualche squadra è più attrezzata di noi per fare il salto di categoria e non mi riferisco solo all’ambito tecnico. Nel calcio, però, parla il campo. Quindi con il rispetto massimo nei confronti degli avversari che ci ha sempre contraddistinto, cercheremo di fare il meglio possibile e alla fine dell’anno tireremo le somme”.