Piraino, le motivazioni del “No” al bilancio 2015 dei consiglieri di opposizione

    291

    PIRAINO – “L’Amministrazione Maniaci-Princiotta ha portato in Consiglio Comunale un bilancio che l’esecutivo ha già speso ed impegnato.Noi consiglieri comunali diciamo “NO” a questo bilancio che reintroduce imposte e tributi al cittadino in sfregio alla volontà del Civico Consesso che aveva deciso di ridurre l’addizionale comunale IRPEF e azzerare la TASI per l’anno 2015 a tutti i pirainesi”. Queste le motivazioni dei consiglieri di oppoaizione di Piraino Maurizio Ruggeri, Mimma Repici, Pino Campisi, Pippo Spanò Bascio, Salvatore Cipriano, Erminia Calabria, Pina Saggio e Nino Miragliotta, che lo scorso 30 dicembre hanno bocciato il bilancio di previsione 2015.
    “La nostra decisione, sofferta e inevitabile, è stata in primis figlia di questa scellerata scelta del Sindaco di by-passare l’organo consiliare sulla questione imposte e tributi, ma anche per la mancanza di dialogo istituzionale tra giunta e consiglio, per l’assenza di condivisione nelle scelte strategiche del nostro paese – scrivono i consiglieri in una nota – . In questi anni di amministrazione Maniaci abbiamo provato a pungolare, stimolare l’esecutivo, abbiamo denunciato con forza le inefficienze della nostra amministrazione ma dall’altro lato abbiamo sentito solo accampare scuse e più passava il tempo più la situazione peggiorava, Piraino ha continuato a perdere sfide e presidi importanti (basta ricordare Costa Saracena, il Distretto Turistico Tirreno-Nebrodi,…)” proseguono i gruppi “Nuova Piraino” e “Semplicemente Piraino”. Tra le presunte mancanze dell’amministrazione, i consiglieri puntano il dito contro la mancata conclusione dell’iter del Piano Regolatore, la mancata esecuzione di “emendamenti che nei passati bilanci il Consiglio aveva approvato (Diretta Streaming, contributo alla scuola di pattinaggio, contributo per il contrasto al randagismo, telecamere nei punti strategici del paese…) per poi ratificare – continuano – , anche se con forte ritardo, il documento di bilancio dell’esecutivo”.
    “Si è passati sopra a qualsiasi regola politico-amministrativa “cedendo” addirittura beni pubblici a trattativa-privata a privati cittadini senza che il Consiglio Comunale ne sapesse nulla – accusano ancora i consiglieri – . E infine il provvedimento del TAR che ha esautorato ulteriormente le prerogative del Consiglio Comunale ha fatto il resto”.
    “Il nostro unico obiettivo era e resta quello di rilanciare l’azione amministrativa nell’esclusivo interesse dei pirainesi e non di essere additati da questi pseudo-amministratori come i responsabili della loro incapacità. Noi non ci stiamo, fino ad ora siamo stati anche troppo tolleranti, è il terzo anno di fila che questi signori ci portano sistematicamente con un anno di ritardo il bilancio di previsione dell’anno in corso che di fatto è un vero e proprio bilancio consuntivo. Quando non si trova più un senso al continuare, bisogna avere il coraggio e la forza di dire NO e noi questa forza ce l’abbiamo e siamo fortemente convinti di essere nel giusto e ahi-noi questa è l’unica cosa giusta da fare” concludono i consiglieri.