Brutta giornata di sport a Castell’Umberto dove si giocava la gara del campionato di calcio di Prima Categoria, girone C, tra la cenerentola Sfarandina (3 punti) e il Lipari (11) che all’andata si era chiusa sul 4-1 per gli eoliani senza problemi. Intorno al 40’ sullo 0-0 uno scatto d’ira improvviso e non giustificabile di un giocatore ospite ha scatenato un principio di rissa tra alcuni giocatori delle due squadre senza che l’arbitro, Salvatore Stefano Nicosia della sezione di Catania, fosse coinvolto. Le due dirigenze hanno provveduto a separare i più facinorosi ma il fischietto etneo, anziché espellere al massimo un paio di giocatori per parte e continuare la gara, ha deciso di interrompere definitivamente il match ravvisando, evidentemente, le non condizioni per proseguirlo. Pare che sul referto possa aver segnato il cartellino rosso a sei calciatori dei locali e cinque della squadra liparota, ma bisognera’ attendere il verdetto del giudice sportivo in base ad un referto che il commissario degli arbitri, presente al campo, potrebbe anche modificare. Il presidente del Lipari, Andrea Tesoriero, si è dissociato da quanto accaduto: «Il presidente ed i dirigenti – si legge in una nota diffusa su fb – in attesa di leggere il referto ufficiale del giudice sportivo, prendono le dovute distanze dai comportamenti tenuti dai propri tesserati che hanno portato alla sospensione della partita. Si è impegnati tutti i giorni per diffondere principi di sport e di lealtà. Proviamo delusione, amarezza e vergogna per ciò che è accaduto e porgiamo le dovute scuse al direttore di gara ed addetti ai lavori».
Ovviamente al momento sembra probabile lo 0-3 a tavolino per entrambe ma non è esclusa la ripetizione della partita.