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Pioggia di emendamenti sulla manovra: si punta su sviluppo, lavoro e aiuti alle famiglie

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Finora nessuna notizia di norme-mance per distribuire a pioggia soldi ad associazioni, fondazioni ed enti dello spettacolo. Tutti giurano di non averne presentate e di essersi limitati a fare proposte di alto livello. Ma è difficile credere che nelle pieghe dei 700 emendamenti alla Finanziaria 2025, arrivati in commissione Bilancio, non ci siano richieste ad hoc avanzate dai deputati di maggioranza e opposizione.
I funzionari del Bilancio in queste ore stanno smistando le proposte che avevano già avuto il via libera nelle altre commissioni per capire se sono tutte ammissibili. All’appello mancano ancora quelle della commissione Ambiente che si riunirà lunedì. Per poi da mercoledì iniziare la discussione generale sul testo del disegno di legge di Stabilità che vale 500 milioni.
Dopo il caso di Carlo Auteri, accusato di avere finanziato compagnie dello spettacolo vicine a lui e alla sua famiglia, e l’apertura delle inchieste della Corte dei Conti e delle due procure di Siracusa e Palermo, sotto i riflettori c’è il sistema dei finanziamenti diretti. Ma vuoi per gli inviti del presidente della Regione, Renato Schifani e del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno a rivedere il sistema dei finanziamenti diretti, vuoi che questo è solo il primo round, come si lascia scappare qualcuno, fatto sta che, da ciò che filtra da Palazzo Reale, la maggior parte degli emendamenti riguarderebbero «temi alti»: sviluppo, lavoro e aiuti alle famiglie in difficoltà finanziaria. Probabile, infatti, come da prassi parlamentare, che i desiderata di partiti e deputati, destinati ad accontentare i territori di appartenenza, verranno poi inseriti in un maxi emendamento alla manovra. Si vedrà. Su circa 700, sono 254 quelli presentati dal M5s, spiega il capogruppo Antonio De Luca.
C’è la norma sull’aumento del fondo di rotazione a disposizione dei Comuni per la demolizione delle case abusive; ci sono i 18 milioni da anticipare al Cas per il completamento di un lotto della Siracusa-Gela; l’istituzione di un fondo per le coppie che ricorrono alle tecniche di procreazione medicalmente assistita; un sostegno economico alle Università per dare continuità ai ricercatori assunti col Pnrr; contributi per i Comuni della Sicilia orientale danneggiati dalle alluvioni; contributi per le parrucche per i malati oncologici; risorse per l’attivazione di una commessa per la salvaguardia dei lavoratori di Almaviva; l’incremento delle spese di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici; l’aumento delle risorse delle Asp per i piani terapeutici individualizzati di presa in carico comunitaria e la richiesta dell’estensione oraria sino a 36 ore settimanali per gli ex contrattisti nei Comuni.
Dal Pd, con Antonello Cracolici, arrivano emendamenti di alto impatto economico. La prima riguarda i mutui a tasso zero fino a 300 mila euro senza interessi per le ristrutturazioni nei centri storici e l’edilizia di borgata.
Proposto lo stanziamento di 5 milioni. Una legge che esiste dal 2009 ma che non è stata rifinanziata e che mira a sostenere il comparto dell’edilizia e dare una boccata d’ossigeno a chi vive in queste zone. C’è poi un’altra misura che va dai 10 ai 20 milioni destinata all’abbattimento degli interessi sul credito al consumo destinata alle famiglie, «perché – spiega il presidente della commissione Antimafia – in Sicilia, malgrado i toni trionfalistici sul Pil, si sono ridotti i consumi e quindi il potere d’acquisto».
Forza Italia, con Marco Intravaia, ha presentato una serie di emendamenti: sostegni ai Comuni per i piani di riequilibrio finanziario e per quelli in dissesto finanziario (previsti 10 milioni); il Fondo di progettazione dei Comuni (15 milioni), i contributi per il Comuni che ospitano siti Unesco (3,5 milioni); e infine quella destinata ai bagnini e al servizio di salvataggio a mare per i Comuni costieri (1 milione). Dalla commissione Salute arriva la proposta, presentata da Pippo Laccoto e approvata con il parere unanime di tutti i componenti, di aumentare il budget di spesa, dai 10 previsti dalla manovra a 20 milioni, per dare incentivi forfettari fino a 18 mila euro lordi l’anno per i medici dei pronto soccorso, con l’eccezione dei capoluoghi delle Città metropolitane, e dei presidi delle zone disagiate, al fine di colmare i vuoti in organico e la carenza di personale nei reparti di emergenza-urgenza.
C’è poi la proposta di Vincenzo Figuccia sui dipendenti della Regione, iscritti al Fondo Pensioni, che potranno riscattarsi gli anni, fino ad un massimo di 5, che non risultano coperti da contribuzione.