Stangata senza tanti precedenti sulla Viola Reggio Calabria che ha pagato a prezzo carissimo il derby vinto sulla School Messina, nono successo su 9 per la capolista della serie B Interregionale. Il club reggino si attendeva dei provvedimenti contro i rivali, ora attardati di 6 lunghezze, lamentando gli insulti razzisti al suo giocatore Idiaru, ed invece è arrivata la mazzata del giudice sportivo in seguito al referto dei signori Puglisi di Acicatena e Amir di Messina, designazione, quest’ultima, che lascia più di qualche sospetto sui tifosi e sull’entourage reggino. Nel dettaglio il parquet della Viola è stato squalificato per 4 giornate e per ognuna di esse, oltre al dover giocare in campo neutro, la societa’ neroarancio dovra’ pagare 1500 euro di multa. La motivazione è l’invasione di 20-30 tifosi locali che minacciavano i giocatori messinesi colpendo con un calcio il numero 7 e solo l’intervento delle forze dell’ordine ha consentito a giallorossi ed arbitri di andare negli spogliatoi. A chiudere pure 225 euro per insulti dei tifosi oltre che l’inibizione fino all’8 dicembre al dirigente Domenico Porcino per aver dato un pugno ad un atleta messinese e due turni al giocatore Nikola Ivanaj. Gli ospiti se la sono cavata con una giornata di squalifica a Tonfack per aver reagito all’avversario.
“La Pallacanestro Viola, appresi in data odierna i provvedimenti del giudice sportivo, in riferimento alla gara giocata domenica 17 novembre al PalaCalafiore, comunica che agirà nelle sedi preposte per tutelare la società stessa e i propri tesserati da tali provvedimenti che ritiene iniqui ed evidentemente derivanti da una visione dei fatti accaduti distorta e, secondo il proprio giudizio, non corrispondente alla realtà di quanto verificatosi.
La società Pallacanestro Viola, ritenendo di dover agire nel rispetto e nella tutela di ogni sua componente, ha dato mandato ai propri legali di agire nelle sedi opportune”.
Comunque vada a finire una pagina nera dove tutti hanno perso.