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Ponte sullo Stretto di Messina, c’è il Piano economico-finanziario

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«L’importo relativo alla costruzione del Ponte, inteso solo come opera di attraversamento, è di circa 4-5 miliardi di euro. Il costo del Ponte, dunque, è pari al 40% dell’importo totale delle opere. Oltre al Ponte, sono previste tutte le opere di collegamento sui versanti Sicilia e Calabria funzionali all’attraversamento dello Stretto, per un valore di circa 5,3 miliardi. Una spesa complessiva di circa 1,2 miliardi è invece costituita dalla costruzione di opere non funzionali al Ponte ma complementari, tra le quali le tre Stazioni della nuova metropolitana di Messina e il Centro direzionale in Calabria, oltre alle opere di mitigazione ambientale». A questo complesso sistema infrastrutturale, infine, si aggiungeranno anche i nuovi interventi – quelli ritenuti compatibili e realizzabili – proposti dagli enti territoriali, in particolare dal Comune di Messina (la Giunta Basile ha trasmesso un elenco di 24 “opere compensative”, il Consiglio sta predisponendo un’ulteriore delibera con nuove indicazioni, compresi il Grande Acquario e lo svincolo di Giampilieri) e da quello di Villa San Giovanni.
Questo è lo scenario complessivo del Piano economico-finanziario che la “Stretto di Messina” sta predisponendo e che presenterà al tavolo del Cipess, il Comitato interministeriale chiamato a dire l’ultima parola sul progetto definitivo, dopo l’approvazione (con prescrizioni) da parte della Commissione Via-Vas del ministero dell’Ambiente. L’emendamento proposto dalla Lega alla legge di Bilancio , che porta la dotazione finanziaria complessiva a 14,7 miliardi di euro, riguarda proprio le opere territoriali, quelle che non sono legate indissolubilmente al Ponte ma che rappresentano il frutto delle istanze delle amministrazioni locali. La lievitazione dei costi, dovuta anche all’aumento dei prezzi sulle materie prime che riguarda tutte le opere pubbliche e private in Italia, si spiega, quindi, con la necessità di realizzare, assieme a tutte le connessioni viarie e ferroviarie indispensabili per l’attraversamento stabile dello Stretto, anche tutti quegli interventi di mitigazione ambientale e di rigenerazione urbana, che potrebbero restituire ampie e preziose aree dei territori, a Messina così come sulla sponda calabra.