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26 condanne e 7 assoluzioni della Corte d’Appello nel processo Alleanza al clan barcellonese

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La Corte d’Appello di Messina prima sezione penale (presidente Antonino Giacobello, componenti Carmine De Rose e Luana Lino) ha emesso una sentenza con 26 condanne, tra 7 conferme e 19 riduzioni di pena rispetto allo stesso numero di condanne del primo grado, e 7 assoluzioni in uno dei processi al nucleo, storico o emergente, del clan mafioso dei Barcellonesi. Si tratta del dibattimento scaturito dalle indagini, coordinate dalla Dda di Messina, sulla riorganizzazione di Cosa nostra del Longano, sfociata nell’operazione “Alleanza”, condotta dai carabinieri e che, nel febbraio del 2022, aveva portato complessivamente a 86 arresti e con il processo che è stato diviso in tre tranche. In appello – in questo caso – sono finiti gli imputati che, a suo tempo, avevano optato per essere giudicati con il rito abbreviato all’udienza-Gup.

Nuova entità della pena rispetto al primo grado per:
Jordan Brunini 6 anni e 10 mesi di reclusione, in continuazione con una precedente sentenza del 2021;
Gianluca Campo 6 anni e 8 mesi;
Angela Chiofalo 4 anni, 5 mesi e 10 giorni;
Antonino Crea 6 anni e 8 mesi;
Roberto De Luca 1 anno;
Felice De Pasquale 3 anni e 10 mesi, in continuazione con una precedente sentenza del 2023;
Antonino Falcone 4 anni e 4 mesi;
Carmelo Vito Foti 20 anni;
Salvatore Francesco Foti 4 anni, 5 mesi e 10 giorni con le attenuanti generiche;
Salvatore Gatto 8 anni e 6 mesi;
Giusy Giardina 4 anni, 5 mesi e 10 giorni;
Giovanni Imbesi 6 anni e 8 mesi;
Enrico Mara 6 anni e 8 mesi;
Antonino Mazzeo 4 anni e 2 mesi;
Roberto Merlino 8 mesi, per i giudici non fu estorsione ma esercizio arbitrario delle proprie ragioni per una somma effettivamente dovuta, scarcerazione immediata;
Antonio Raoul Milici 6 anni e 8 mesi;
Agostino Milone 1 anno e 6 mesi in aumento rispetto alla condanna inflitta nel 2020;
Giacomo Maurizio Sottile 8 anni e 6 mesi, escluse la recidiva e l’aggravante dell’associazione armata;
Antonino Salvatore Triolo 4 anni, 5 mesi e 10 giorni.
Per altri sette imputati i giudici d’appello hanno confermato la condanna del primo grado:
Andrea Alesci 8 anni e 6 mesi;
Bartolo Costantino 7 anni;
Tindaro Angelo De Pasquale 4 anni;
Carmelo Imbesi 2 anni, pena sospesa;
Giampiero Munafò 5 anni;
Daniele Rosario Mantineo 2 anni;
Maurizio La Spada 2 anni.
Cinque le assoluzioni totali, con la formula per “non aver commesso il fatto”: Steven Meo, Santo Antonino Alesci Lo Presti, Enrico Albergo, Stefano Bartuccio e Davide Canevari.
Hanno registrato assoluzioni parziali anche Carmelo Vito Foti, Antonino Mazzeo e Antonino Falcone. I giudici hanno poi confermato le assoluzioni decise in primo grado per Pietro Guerriera e Natale Morasca, che erano state appellate dal pm.
Tutti gli imputati condannati dovranno poi risarcire, se solo e quando la sentenza di condanna passerà in Cassazione, le costituite parti civili che sono: Comitato Addio pizzo onlus, Rete per la Legalità Barcellona, Rete per la Legalità Sicilia, Comitato Addiopizzo Odv, Associazione antiracket e antiusura Terme Vigliatore-Fonte di libertà. Salvatore Gatto lo dovrà fare per una parte civile privata.