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Caro scuola, gli studenti insistono: “+23% in 4 anni”. Confesercenti: “Aumento del 3%, basta attacchi”. Esposto del Codacons

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A pochi giorni dalla riapertura delle scuole riesplodebil caro libri. Da una parte studenti e sindacati denunciano il caro scuola – con aumenti «del 23,4% in quattro anni» – dall’altra Sil Confesercenti dice basta alle speculazioni contro i librai. Una battaglia combattuta in punta di penne e matite tra chi ripropone percentuali in crescita per quanto riguarda le spese scolastiche e chi parla di notizie “lontane dalle realtà” presentando numeri molto più bassi. Sulle dotazioni per il nuovo anno scolastico «si parla di aumenti quantificabili nel 15%, quando gli aumenti si collocano mediamente attorno al 3%, in un range che va dall’1,8% al 3,5%. E a dirlo non siamo noi: è sufficiente confrontare il prezzo dei singoli testi presenti nei cataloghi degli editori sia nel 2023 che nel 2024 per riscontrare l’effettivo aumento del prezzo dei libri di testo», spiega il presidente di Sil Confesercenti, Antonio Terzi commentando i dati del Codacons sul caro scuola. Per l’associazione dei consumatori l’esborso complessivo tra quaderni, zaini, diari, prodotti di cancelleria, materiale da disegno, libri e dizionari può arrivare a 1.300 euro a studente.