Il Gip del Tribunale di Barcellona, Giuseppe Caristia, su richiesta della Procura di Barcellona retta dal procuratore Giuseppe Verzera, nell’udienza tenutasi ieri in camera di consiglio ha convalidato l’arresto, ed emesso nel contempo una ordinanza di custodia cautelare in carcere, per l’ex compagno violento di 45 anni di origine svizzera che nella tarda mattinata del 9 agosto scorso ha attinto con diversi fendenti al collo, alle mani e all’avambraccio, la sua ex compagna di 30 anni, alla presenza di minori che fanno parte dello stesso nucleo familiare.
A salvare la vittima è stata una connazionale della stessa giovane che alcune ore prima l’aveva accolta in casa, assieme ai figli minori della vittima perché la stessa – forse conoscendo le abitudini dell’uomo – temeva a priori una reazione più violenta del solito dell’ex compagno. Infatti la donna conosciuta poco tempo prima ha avuto la capacità di strappare dalle mani dell’uomo, che a quanto pare sarebbe stato già ubriaco, il coltello da cucina che lo stesso impugnava ed aveva agitato contro la vittima colpendola. Coltello che aveva una lama di 12 centimetri e che la padrona di casa è riuscita a sfilare dalla mano dell’aggressore ed a nascondere sotto il frigorifero.
Durante l’udienza di convalida l’indagato, difeso dall’avvocato Cristian Mazzeo, ha acconsentito di farsi interrogare, dando risposte poco chiare e confuse. Diversamente da quanto richiesto dal magistrato di turno, il sostituto procuratore Carlo Bray, che ha contestato più reati, disponendo da subito l’arresto in flagranza di reato, nella sua ordinanza il Gip Giuseppe Caristia ha ritenuto le lesioni personali assorbite dal reato di tentato omicidio. Allo stesso tempo ha escluso anche il reato di maltrattamenti “per mancanza dell’elemento oggettivo e soggettivo”.
Al di là della valutazione della fase cautelare, così come riportato nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, i carabinieri della Compagnia di Barcellona, che hanno operato al comando del Capitano Francesco Severo, hanno documentato che l’autore del tentato omicidio è stato più volte deferito in stato di libertà per maltrattamenti in famiglia ai danni della convivente e ciò già il 31 agosto 2021 ed il successivo 4 dicembre 2023. Inoltre in data 2 settembre 2021 è stato emesso confronti dell’uomo un provvedimento di ammonimento del Questore di Messina in relazione al reato di maltrattamenti in famiglia posto in essere a danno della stessa giovane che all’epoca aveva meno di 30 anni.
Successivamente nei mesi di marzo 2024 e giugno 2024, sono stati effettuati dalle forze dell’ordine due interventi per comportamenti intemperanti e maltrattanti posti in essere dallo stesso indagato nei riguardi della propria compagna.
La giovane donna, anch’essa di origine straniera, vittima dei violenti maltrattamenti ed in ultimo del tentato femminicidio, è scampata ad altre gravissime violenze inferte, in tempi diversi, ad opera di altri due uomini con i quali la stessa aveva convissuto prima di cadere nell’ennesima infernale relazione, che l’ha esposta al pericolo di morte.
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