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Tutta la manovra-ter della Regione Siciliana: dal bonus lavastoviglie ai fondi per il Trapani calcio, ecco dove andranno i 220 milioni

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La soluzione alla carenza d’acqua potrebbe arrivare dalle lavastoviglie. Ne è sicuro il Parlamento regionale che in uno degli articoli principali della manovra approvata prevede di erogare contributi da 200 euro alle famiglie che acquisteranno questo tipo di elettrodomestici «al fine di contrastare la crisi idrica e promuovere l’uso razionale dell’acqua». E che all’Ars vedano con ottimismo l’emergenza siccità è plasticamente rappresentato dal fatto che per finanziare l’acquisto di lavastoviglie-anti crisi idrica sono stati stanziati 200 mila euro che, nella migliore delle ipotesi, basteranno a mille famiglie. Poi si vedrà…
In realtà l’Ars ha fatto, e speso, molto di più nell’ultima legge prima della pausa estiva. Il conto finale vale 220 milioni, per ammissione dello stesso presidente della Regione, Renato Schifani, che un mese fa aveva stimato in un centinaio di milioni il budget disponibile (frutto di maggiori entrate fiscali) e dopo la valanga di emendamenti dei deputati – ma anche degli assessori – è stato costretto a mettere sul tavolo più del doppio. In pratica ogni deputato ha avuto un budget per far approvare emendamenti che stanziano contributi a pioggia per il proprio territorio di provenienza, cioè per il collegio elettorale: si parla di 950 mila euro per i deputati di maggioranza e 650 mila per quelli di opposizione.
Ne sono venute fuori una ottantina di pagine, ognuna delle quali è zeppa di contributi a pioggia. Nemmeno la tabella H di cuffariana memoria aveva raggiunto certi valori.
Qualche esempio? Sono nate due nuove fondazioni: quella Lago di Pergusa ottiene subito 200 mila euro e quella Villa De Pasquale (a Messina) incassa 400 mila euro. I contributi per eventi turistici sono spalmati su tre elenchi diversi. Segnale della forza elettorale di Fratelli d’Italia che controlla gli assessorati di riferimento (Turismo e Beni Culturali). Il primo elenco vale 10 milioni e 385 mila euro. E prevede spruzzate di danaro del valore compreso fra 50 mila e 100 mila euro per 142 Comuni che realizzeranno campetti sportivi e organizzeranno tornei e feste per i patroni.

I contributi per i beni culturali valgono 2 milioni e 683 mila euro. Con questi viene finanziato, per esempio, il nuovo museo a cielo aperto che ha in programma a Catania il mecenate Antonio Presti (budget 180 mila euro). E ancora la Casa museo del cinema a Villa Cutò (Bagheria, 150 mila euro).E poi c’è un altro capitolo di spesa per «interventi nel settore del turismo», che vale 8 milioni e 730 mila euro aggiuntivi. Con i quali l’Ars ha deciso di finanziare, per esempio, il festival Medievale a Palazzolo, Ferla, Buccheri, Buscemi e Sortino (90 mila euro), la festa del Borgo dei Puoi di Sortino (70 mila), il festival dei due mari di Siracusa (70 mila), il docufilm sulla Targa Florio realizzato da Pianosequenza di Prizzi (70 mila), la manifestazione enogastronimica Azzurro Food di Sciacca (100 mila), Enjoy Corleone (80 mila), WineSicily 2024 (80 mila), il festival della Legalità di Enna Talè Talé Italia (130 mila), l’Eloro Fest (160 mila), il Blue Fest di Ragusa (195 mila). Per generici eventi in Provincia di Palermo ottengono 100 mila euro ciascuna tre associazioni: Socialomnia, Parla Piano e Freedom. Il Comune di Palermo incassa 400 mila euro per il Festino di Santa Rosalia e quello di Termini Imerese 150 mila per il Carnevale. E qui c’è un giallo. Il finanziamento da 150 mila euro figura in due tabelle diverse: significa che si raddoppia o è un errore commesso nella foga di presentare emendamenti a pioggia?
Nello stesso elenco c’è un finanziamento da 300 mila euro alla squadra di calcio di Trapani (nella foto la festa in strada per la promozione in Serie C). Ed è l’emendamento che più di tutti ha scatenato polemiche. Per Cateno De Luca e Ismaele Lavardera è frutto del fatto che il figlio di Schifani è consulente legale della società. «Vogliamo sapere – ha chiesto De Luca – se il presidente Schifani, direttamente o indirettamente attraverso familiari o soci di studio, ha rapporti con la società Trapani Calcio. È fondamentale chiarire questa questione per garantire la trasparenza e l’integrità del ruolo istituzionale del presidente della Regione». Il contributo è stato proposto e poi difeso dal capogruppo forzista Stefano Pellegrino: «L’emendamento da me proposto per la concessione di un contributo alla società Fc Trapani è al pari di tanti contributi erogati dalla Regione su decisione dell’Ars, finalizzati a sostenere significative realtà del territorio che svolgono attività di rilevanza sociale, economica o culturale con importanti ricadute sulle rispettive comunità. In questo caso, a sostegno di una società sportiva senza fini di lucro della mia provincia, impegnata in campionati di livello nazionale con risultati sempre più rilevanti che tanta ricaduta positiva hanno avuto su tutto il territorio trapanese».