La Corte di Cassazione annulla l’assoluzione per D’Amico e Bisognano

    269
    La Corte di Cassazione

    BARCELLONA POZZO DI GOTTO – La II sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Messina il 15 gennaio 2014 con la quale Carmelo D’ Amico e Carmelo Bisognano erano stati assolti dalle numerose estorsioni, aggravate dal metodo mafioso, commesse in danno della Cogemar Srl degli imprenditori barcellonesi Marchetta. La Suprema Corte ha disposto un nuovo giudizio avanti la Corte di Appello di Reggio Calabria che dovrà anche determinare i danni e le spese processuali in favore di Marchetta e del Comune di Barcellona che si erano costituiti parti civili.
    I fatti riguardavano un vasto arco temporale e non sono mai stati ammessi dagli imputati, entrambi divenuti collaboratori di giustizia, ma la Corte di legittimità ha ritenuto fondate le accuse delle persone offese e non condivisibili le motivazioni della Corte d appello di Messina. A seguito dell annullamento con rinvio, la decisione verrà presa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, così come già accaduto per l’altro imputato Pietro Nicola Mazzagatti, assolto in appello per l ‘ accusa di estorsione scaturita sempre dalle accuse mossegli dalle imprenditore Maurizio Marchetta e adesso di nuovo in attesa di giudizio da parte dei giudici reggini.