Home Attualita' Caronia è sotto dittatura secondo il capogruppo di minoranza

Caronia è sotto dittatura secondo il capogruppo di minoranza

125

L’azzeramento del consiglio comunale di Caronia è un colpo letale alla democrazia nel centro nebroideo secondo il capogruppo della minoranza, Antonella Fasolo, che a proprio nome, e a nome del proprio Gruppo politico con il quale dall’ottobre 2021 si batte tra i banchi dell’opposizione, manifesta la propria delusione.

“Con il presente comunicato, dopo attenta riflessione, intendo esprimere a nome del gruppo di minoranza, la forte amarezza, ma anche l’incredulità per quello che è accaduto in questi giorni al Comune di Caronia. Abbiamo cercato prima con le nostre candidature, ciascuno nel proprio ruolo e, successivamente con lo svolgimento di un’opposizione vigile, seria e corretta, mai alzando i toni, mai andando allo scontro, di fare sempre il bene del paese, che pensavamo avesse soprattutto bisogno di unione e pace sociale, per uscire dal quel torpore, in cui è avvolto ormai da lungo tempo.

Tutto avremmo immaginato, ma mai un epilogo di questo genere. Infatti, è accaduto proprio in queste ore, in questo weekend, che casualmente coincide con 14 luglio, data della presa della Bastiglia, lì in nome della libertà, dell’uguaglianza e della fraternità, qui invece, nel nostro paese, il Sindaco ha deciso, con un vero e proprio colpo di mano di impadronirsi del Comune azzerando l’opposizione consiliare, per dare inizio ad un regime autoritario, in quanto i cittadini sono stati privati dei loro rappresentanti, in sfregio ai più elementari principi democratici e di pacifica convivenza.

I consiglieri di maggioranza, con il loro voto contrario, nell’intento di trasformare il Sindaco in un “Monarca” senza i pesi e contrappesi del controllo democratico, non hanno approvato il bilancio di previsione per il triennio 24-26 dal Sindaco proposto, provocando così, inevitabilmente, per la chiara previsione normativa, lo scioglimento del Consiglio Comunale. Il Consiglio Comunale è stato destituito a causa di una scelta scellerata stabilita a tavolino, una decisione che risponde alle incomprensibili logiche che hanno caratterizzato l’amministrazione Cuffari. Il Sindaco insieme al Presidente del Consiglio, nell’ultimo anno, con i loro comportamenti all’interno del Consiglio Comunale, hanno mortificato e svilito le importanti cariche amministrative dagli stessi ricoperte.

Così facendo hanno trascurato il bene dell’intera cittadinanza dimostrando, sin da subito, di non aver a cuore il bene del paese, ma solo i loro conflitti personali, circostanza ancor più grave e allarmante se si tiene conto del fatto che la Presidente del Consiglio è stata eletta nella coalizione di maggioranza e da questa scelta nel ruolo di Presidente del Consiglio. I loro accordi elettorali, che poi si sono rivelati quali meri accordi di potere, e la loro abilità nell’acquisizione del consenso, hanno consentito loro di andare a ricoprire le due più importanti cariche del Comune, vincendo le elezioni che in tanti pensavano potessero essere quelle della svolta, del rinnovamento, di una nuova classe dirigente e solo per una manciata di voti ed in una elezione che ha registrato una inusuale partecipazione al voto, mai vista a Caronia, il nostro progetto politico ha dovuto cedere il passo a quello del Sindaco.

I fatti accaduti in questi giorni rappresentano il punto più buio della storia del nostro paese, non votare il bilancio di previsione con i propri consiglieri di maggioranza per azzerare la rappresentanza dei cittadini, nel consesso civico e quindi mandare a casa i consiglieri comunali, è l’atto più infido antidemocratico e violento che si potesse mettere in campo. Dove certamente nessuno ha vinto, ma è solo la democrazia che ha perso, mortificata nel peggiore dei modi. Il Presidente del Consiglio, sin dall’inizio si è evidentemente resa conto dell’errore commesso nel non sposare il nostro progetto e che l’affidamento fatto sulle dichiarate buone intenzioni del Sindaco si è rilevato vano e che non vi erano le condizioni per assecondarlo nel suo incedere a testa bassa ed in solitudine.

Ma non avrebbe dovuto alzare i toni e, per l’esperienza politica accumulata, essere più accorta e provare a disinnescare insieme a noi quello che sembra un oscuro disegno del Sindaco volto a completare il mandato con mani libere senza il controllo del consiglio comunale. Ove, i fatti accaduti non dipendessero da una scelta consapevole del Sindaco, quanto piuttosto dalla reazione a caldo alle critiche, ritenute non più sopportabili, del Presidente del Consiglio, come prova a lasciare credere, risultando comunque il primo responsabile della sconfitta assoluta della democrazia, rappresentata dallo scioglimento del consiglio comunale, il Sindaco, per dimostrare ai cittadini che ha provato a lavorare in trasparenza, per il bene del paese e che è in buona fede, dovrebbe immediatamente dimettersi, così da consentire nuove elezioni e ridare la parola ai cittadini di Caronia, che sono ancora increduli per quello che è accaduto”.