È un cittadino romeno di 34 anni, residente a Lipari da circa dieci anni, il giovane ritrovato cadavere in mare, la notte scorsa al largo di Vulcano. Inizialmente, per via dell’abbigliamento, si era pensato ad un diportista. A riconoscerlo un suo ex datore di lavoro del settore edile.
Si chiamava Mihai Botez, un conosciuto cittadino rumeno di 34 anni, residente a Lipari da oltre dieci anni. Fidanzato e autista di professione.
Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo ma, sembrerebbe, che il giovane, a bordo di un gommone, partito da Lipari, fosse diretto a Vulcano per trascorrere una serata in discoteca. Per cause, in corso d’accertamento, sarebbe stato sbalzato in mare e, non sapendo nuotare, è annegato. Non è chiaro se fosse solo a bordo del piccolo natante.
A dare l’allarme, nonostante il cuore della notte, sono stati alcuni pescatori in transito nel tratto di mare.
Informata la guardia costiera, verso le 2 di notte, il tenente di vascello dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari Fabio Cicero ha inviato la motovedetta e avviate le ricerche, è stato rinvenuto il corpo privo di vita.
Trasferito al porto di Pignataro è giunta anche l’ambulanza per le verifiche di rito. Ed è stato trasferito nella sala mortuaria del cimitero di Lipari.
Da accertare se si tratta di un incidente o altro.
Informata anche la procura della Repubblica che dovrà decidere se far eseguire l’autopsia.
Alle Eolie – ricordiamo – sono stati già quattro i corpi di migranti rinvenuti morti in mare e solamente di uno, a seguito della pubblicazione della foto con tatuaggi, si è arrivati all’identificazione da parte dei familiari.