La Protezione Civile ha disposto il passaggio di allerta per il vulcano Stromboli dal livello arancione al livello rosso e la fase operativa di preallarme. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, ha comunicato che ieri alle 16.18 si è verificato sullo Stromboli un flusso piroclastico che si è rapidamente sviluppato lungo la Sciara del fuoco raggiungendo la linea di costa e propagandosi in mare per diverse centinaia di metri. È possibile altresì osservare che il flusso lavico prodotto dalla bocca posta a quota 700 metri sul livello del mare e che si propaga lungo la Sciara del Fuoco ha raggiunto la linea di costa. Il flusso lavico è tuttora ben alimentato. Dalla Sciara del Fuoco si solleva una colonna di cenere che raggiunge l’altezza di circa due chilometri. Alle 16.17 si è inoltre osservato un repentino e vistoso incremento dell’ampiezza del segnale sismico che si è portata su un livello molto alto su cui attualmente permane.
“Il passaggio del livello di allerta è basato sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza”, si spiega in una nota. L’innalzamento dell’allerta determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile.
La decisione di innalzare al livello rosso l’allerta per Stromboli «è stata adottata alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione con i Centri di competenza e il Dipartimento della Protezione civile della Regione Siciliana. La riunione è stata convocata in seguito alla rapida evoluzione attività che stanno interessando il vulcano. Il passaggio del livello di allerta è basato sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di competenza, che per lo Stromboli – si spiega nella nota della Protezione civile – sono l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Osservatorio etneo, Osservatorio vesuviano e Sezione di Palermo), il Cnr-Irea e le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino.
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Attivazione della fase operativa di preallarme
«Con il passaggio alla fase operativa di Preallarme si attiva il livello locale di protezione civile presso il Centro operativo avanzato – Coa, che sarà supportato da esperti del Dipartimento nazionale della Protezione civile, garantendo il raccordo con le strutture operative impegnate», sottolinea ancora la Protezione civile spiegando che il sindaco del Comune di Lipari, che ha preso parte alla riunione, «ha già disposto prime misure precauzionali volte alla tutela delle persone presenti sull’isola. Il primo cittadino sarà costantemente informato sull’evoluzione della situazione in modo da poter garantire una costante e corretta informazione alla popolazione».
Raccomandazioni alla popolazione
Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziato disequilibrio del vulcano. «Si invita pertanto la popolazione presente sull’isola a tenersi informata e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità locali di protezione civile», è l’avviso della Protezione civile.