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Derby Orlandina-School: accendiamo l’entusiasmo e spegniamo le polemiche

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Cresce l’attesa per il derby numero 5 della stagione tra Orlandina e School Messina, che mercoledi sera dalle 21 fara’ concorrenza alla finale televisiva di Coppa Italia con la Juventus impegnata, perché gli ultimi due freschi precedenti hanno acceso una rivalita’ che prima di questa stagione non aveva mai avuto ragione di esistere, visto che parliamo di due pianeti opposti tra la gloria del miglior club all time di Sicilia ed una societa’ che ha sempre vivacchiato a livelli regionali e giovanili. Invece le battaglie dell’Infodrive Arena mercoledi scorso (68-63 per i biancoazzurri) dopo i due precedenti comunque incerti di regular season (60-58 per i messinesi all’andata, 79-75 per i paladini al ritorno), e, soprattutto, l’infuocata garadue appannaggio dei peloritani per 65-62, hanno fatto salire anche troppo la febbre da derby che mette in palio la semifinale contro Molfetta, con Ragusa-Salerno che si sfideranno nella parte bassa del tabellone di B Interregionale. Le scintille e non solo non sono mancate ieri con gli arbitri casertani incapaci di gestire un match che, secondo i tanti tifosi orlandini presenti al PalaTracuzzi, avrebbe avuto bisogno di un numero superiore di forze dell’ordine, al pari di quelle schierate nel primo round a Capo d’Orlando. Risultato insulti ed offese agli arbitri, tra le opposte tifoserie e con qualche dirigente dello School pescato in atteggiamenti non consoni dai tanti video diffusi in rete dai sostenitori orlandini, con il club di casa multato di € 355,00 e quello ospite di € 385,00. In più web con pesanti botta e risposta tra le due fazioni per un clima decisamente sopra le righe che evoca la vecchia rivalita’ tra Orlandina e Patti e non è un caso che il coach dello School sia Pippo Sidoti, uno che le sfide da ex contro i paladini le ha sempre vissute come una battaglia da vincere ad ogni costo. Ovviamente speriamo che nelle prossime 48 ore si spengano i principi di incendio scoppiati e si lasci spazio solo al parquet dove vinca il migliore, con coach Bolignano che ha avuto l’alibi Jasaitis ma che al di la’ dell’assenza del fuoriclasse lituano nelle prime due gare non può far giocare così male un’Orlandina costruita per dominare ma che si ritrova a 40’ da una possibile eliminazione dai play-off che avrebbe del clamoroso.