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Il trasferimento del Commissariato di Milazzo spacca il consiglio

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della minoranza milazzese.

“I Consiglieri del Sindaco non si sono presentati in aula per non votare la nostra proposta finalizzata a trovare delle soluzioni per evitare il trasferimento del Commissariato di Polizia a San Filippo del Mela.
E ciò nonostante il presidente del consiglio comunale Alessandro Oliva avesse dato disponibilità a trattare l’argomento per trovare una alternativa.

Un comportamento che mortifica la città di Milazzo e conferma la loro sudditanza nei confronti del sindaco Midili. Non si può essere “yes man” e mettersi la testa sotto la sabbia quando ci sono in gioco questioni importanti.

Questi 17 consiglieri non si sono resi conto che hanno contribuito alla perdita di questo presidio di Legalità da oltre cento anni presente in città.

Chissà se il Sindaco li ha informati che il trasferimento non sarà per poco tempo e che il Comune di San Filippo ha stipulato un contratto di 6 anni di affitto con il Ministero dell’Interno.

La decisione va contro la Città di Milazzo e i Milazzesi. Non avete avuto il coraggio di prendere posizione. Temevate che potessero leggere i vostri nomi sul voto espresso su un documento che mirava solo a trovare un sito alternativo per evitare il trasferimento del Commissariato.

Avete invece accettato in silenzio la mistificazione della realtà dei fatti. Noi non abbiamo mai chiesto di far perdere il finanziamento, come Midili sostiene e poi fa ripetere anche a voi. Le “pinocchiate” hanno vita corta. La verità viene sempre fuori.

La facilità dell’ offesa alla nostra azione politica fatta da Midili e anche in questo caso da voi ripetuta, rafforza il nostro convincimento che difendere il Commissariato affinché rimanga a Milazzo dia fastidio a chi ha fatto altre scelte politiche.

Abbiamo letto gli interventi ostruzionistici fatti dal Midili, da Consigliere Comunale, negli anni passati.
Nessuno di noi ha definito il suo comportamento come odio nei confronti della città.
Il dissenso non può mai essere configurato come odio ma è la normale espressione del contraddittorio politico di chi ha una diversa visione politica dei fatti.

Noi con la nostra azione politica rappresentiamo oltre 6000 Milazzesi che non la pensano come Midili e i suoi Consiglieri.

Siamo certi che presto i milazzesi sapranno giudicare se le nostre azioni politiche contro la chiusura del pronto soccorso, le 12000 multe al semaforo di San Giovanni, la chiusura della Bretella sul torrente Mela, il rischio dell’arrivo di Tir e container nel porto di Milazzo e adesso la perdita del Commissariato di Ps, siano odio nei confronti di Milazzo o al contrario amore nei confronti della città.
Noi non ci siamo trasferiti a Milazzo. Siamo nati qui”.

F.to

Lorenzo Italiano

Giuseppe Crisafulli

Damiano Maisano

Alessio Andaloro

Massimo Bagli