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La Polisportiva Roccacquedolcese protesta contro i vertici della Lega sicula

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Oltre al danno del pesante ko interno nella sfida salvezza contro il Misterbianco, il Roccacquedolcese, ora quint’ultimo a 4 turni dalla fine del girone B di Eccellenza, ha pagato anche con 300 di multa, le inibizioni ai dirigenti Nino Volo fino al 30 aprile e Giuseppe Di Bartolo fino al 10 aprile, più 1 turno per Caracò, Carroccio e Ferrè, quest’ultime la classica goccia che fa traboccare il vaso.
“La lettura del comunicato ufficiale – si legge sul profilo fb del club – sarà ricordato da noi dirigenti della Polisportiva Acquedolcese come uno dei momenti più tristi della nostra umile storia. Ne abbiamo viste (e sopportate) davvero tante, ma questa volta si è superato ogni limite.
Un signore (con accento palermitano) mai visto prima e definito dal comunicato C.C., avrebbe ravvisato (e riportato nel suo ‘rapporto’) una condotta antisportiva nei confronti di tesserati avversari, a fine gara, da parte di tre nostri giocatori, cosa che ha comportato la squalifica per una gara degli stessi.
Eravamo tutti presenti allo stadio e abbiamo assistito allo show della terna arbitrale dal momento del loro arrivo al campo (intorno alle 13.30), fino al triplice fischio finale (alle 17 circa) e, nonostante le solite barzellette e la conseguente sconfitta decretata a tavolino, abbiamo elogiato il comportamento esemplare dei nostri giocatori che sono riusciti ad uscire dal campo in 11. Evidentemente il ‘piano’ era un altro.
Così tale C.C., ha uscito il coniglio dal cilindro e ha notato a finale gara il gravissimo comportamento di tre ragazzi (un difensore, un centrocampista e un attaccante, sempre titolari), che, con due righe scritte in un semplice ‘rapporto’ si ritroveranno squalificati per la prossima importantissima partita (sul campo della Jonica S.Teresa Riva domenica 7 aprile, ndc).
Purtroppo per il signor C.C., i ragazzi non hanno detto e fatto nulla di grave (erano presenti, come sempre, le forze dell’ordine che possono testimoniare del normale clima di fine partita, dove si è discusso tranquillamente con i ‘tesserati avversari’ che dopo mezz’ora circa hanno tranquillamente lasciato lo stadio), quindi il soggetto di cui sopra si è inventato tutto!!!!
È chiaro che diamo fastidio, perché non ci pieghiamo mai.
Scriviamo ogni lunedì quello che è giusto scrivere, quello che effettivamente succede durante la partita e ogni tanto tocchiamo delle corde che in questo sistema non vanno toccate.
A ogni nostro articolo, ci chiamano dirigenti e amici di altre squadre che ci ripetono: meglio lasciare stare, vedete che ve la fanno pagare, è inutile, tanto comandano loro ecc ecc
Nessun problema.
Nessuno può cancellare la dignità di chi mette a disposizione soldi e tempo, di chi si impegna nel sociale, di chi tiene in piedi un sistema di cui fanno parte (tra l’altro pagati da noi) certi personaggi.
Piuttosto dovrebbero essere loro a ricordarsi che esiste la parola dignità!
Inventarsi fatti mai accaduti per colpire una società scomoda, non è certo avere dignità.
Avete deciso di farci retrocedere?
Bene. Intanto noi proviamo a far sì che questo non succeda, ma anche se dovesse succedere ci iscriveremo al campionato di Promozione o di Terza categoria, non importa, ma vi combatteremo comunque, combatteremo questo sistema che sta portando alla distruzione del calcio, alla mancata iscrizione di tante squadre (negli ultimi 10 anni si sono ridotti i gironi di Promozione, di Prima Categoria ecc), alle partite della Juniores disputate in 7 fino al momento dell’infortunio di un giocatore che lascia la squadra senza il numero legale solo per evitare la multa di 4000 euro, alla disparità di trattamento tra dirigenti-allenatori-giocatori e arbitri-guardalinee.
A proposito della disparità di trattamento vorremmo farvi una domanda.
Perché se un giocatore (o un dirigente, o un allenatore) prende per il collo un avversario, lo strattona, lo colpisce con calci e pugni, viene sanzionato con una squalifica di 45 giorni (basta leggere il comunicato di ieri sera) e se lo stesso trattamento viene riservato a guardalinee o arbitro la squalifica è di 5 anni? (con conseguente sospensione della partita per aver avvertito un malore, per poi farsi trasportare in ospedale da dove si esce con uno stupido referto, che servirà a sporgere denuncia con conseguente richiesta di risarcimento danni).
Qual è la differenza tra noi comuni mortali e gli ‘intoccabili’ componenti della terna arbitrale?
Siamo forse degli animali?
Ma poi, non avete mai pensato alla possibilità che sia questo vostro atteggiamento che porta all’esasperazione dei tifosi, dei dirigenti, dei componenti dello staff tecnico, dei giocatori, che si rendono attori di aggressioni ad arbitri e guardalinee?
E se alla prossima partita in casa, dopo l’incredibile sanzione a tre giocatori che saranno costretti a saltare la prossima partita senza aver fatto nulla, dovesse succedere qualcosa, non vi sentireste ‘complici’?
C’è da dire che Acquedolci è un paese tranquillo e voi lo sapete (mai un’aggressione a nessun tifoso avversario, a nessun dirigente ospite, a nessun giocatore ospite, a nessun arbitro), ma non tirate troppo la corda.
Noi andiamo avanti, sempre con dignità.
Voi leggete il significato di questa parola e se non vi siete comportati con dignità, vergognatevi”!