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L’Ars propensa all’election day a giugno con Europee e Provinciali e, forse, amministrative

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Il ritorno imminente delle province in Sicilia portera’ a nuove elezioni nella prossima primavera e sembra proprio che l’Assemblea Regionale voglia accorparle alle Europee gia’ in calendario dalle ore 14 alle ore 22 di sabato 8 e dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 9 giugno. Dunque si va verso l’election day anche se ancora dev’essere approvata la legge che reintroduce di nuovo le nove province siciliane con l’elezione diretta di presidente e consiglieri provinciali. La riforma, che in un primo tempo sembrava avrebbe dovuto seguire quella nazionale della “legge Delrio” per evitare la possibilità che venisse impugnata per illegittimità costituzionale da parte del governo a motivo della violazione della medesima legge nazionale autoproclamatasi “grande riforma economico-sociale (art.1, comma 5) e quindi parametro invalicabile per l’osservanza di alcuni principi, ora è perseguita autonomamente, a prescindere dalle scelte nazionali. E ciò perché le elezioni europee incalzano ed i partiti “di sistema” ritengono indispensabile accorparvi quelle provinciali. Per un duplice scopo: 1) garantire una decente partecipazione popolare al fine di frenare la sempre più accentuata deriva astensionistica e 2) portare soprattutto al voto i propri clientes per mantenere quel livello di consenso che ne garantisce la sopravvivenza istituzionale e quindi l’esercizio del potere che costituisce l’unica vera ragione della loro esistenza.
Da definire anche la possibilita’ che negli stessi giorni si vada a votare anche per le amministrative nei comuni dove sono previste.