L’allarme era già stato lanciato negli scorsi giorni dall’ospedale Garibaldi di Catania, dove si registrano tre nuovi casi a settimana di sifilide. A fare il punto sulla preoccupante diffusione dell’infezione in Sicilia, è il primario di malattie infettive del Policlinico, Antonio Cascio. «È la classica e storica malattia sessualmente trasmissibile e i casi tornano ad aumentare. Si presenta in tre stadi, il primo dei quali è rappresentato da una piccola lesione o nodulo a livello dei genitali o del cavo orale, che possono passare inosservate o guarire da sole. Dopo però possono manifestarsi altri sintomi, visto che la malattia è della la «grande imitatrice».
«La sintomatologia può riguardare più organi o apparati – prosegue – prendendo letteralmente in giro il paziente e il medico, che deve essere in grado di riconsocerla». Cascio punta così l’attenzione sulla prevenzione: «Bisogna prevenirla. Per farlo è necessario usare il preservativo durante i rapporti sessuali, ma ricordiamo che la sifilide può essere trasmessa anche durante i rapporti orali. Massima attenzione quindi: nel caso in cui dovessero comparire dei sintomi, consigliamo di farsi visitare subito. La cura esiste, è efficace e ormai è possibile guarire».