Da Gioiosa Marea al summit mondiale sul clima per sostenere la dieta mediterranea

    258

    PARIGI – La “green chef” Francesca Molica Colella, di Gioiosa Marea, fondatrice in Italia di “Lunedi No Meat”, è stata tra i relatori della conferenza internazionale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, a Parigi. L’autrice del seguitissimo blog “Veggie-ssima La Green Chef”, è stata relatrice al vertice mondiale COP21, insieme al Fondo Internazionale delle Nazioni Unite, per sostenere, promuovere e divulgare i benefici della dieta mediterranea. “Contro il cambiamento climatico, determinanti sono le colture degli alimenti di base e quelli tradizionali ed in particolare la dieta mediterranea tradizionale”, ha detto la chef, che è intervenuta in rappresentanza della Sicilia e dell’Italia come fondatrice nella nostra nazione del movimento internazionale “Meatless Monday – Lunedì no meat”. Il suo intervento ha puntato sulla tutela delle economie locali e rurali, per la riduzione del consumo di carne e a favore della dieta mediterranea: una campagna globale per la riduzione dei consumi e dell’inquinamento.
    La 21° Conferenza della Convenzione delle Nazioni Unite sul clima ha riunito scienziati, funzionari e attivisti per discutere come sia possibile operare insieme per limitare l’aumento del riscaldamento globale a soli 2°C (3,6 ° F).
    Le aree “Generations clima” hanno ospitato presentazioni di progetti della società civile legati alla lotta contro il cambiamento climatico attraverso la limitazione delle emissioni di gas ad effetto serra, contribuendo agli obiettivi di zero rifiuti e riciclo; la presentazione di “Lunedì senza carne” ha previsto interventi e panel di esperti, sul tema della riduzione del consumo di carne per ridurre la produzione di gas serra. “Con l’aumentata domanda di carne, in crescita a livello globale, l’agricoltura industriale è costretta ad allevare molti più animali per soddisfare la crescente domanda. Produzione, trasformazione e trasporto del bestiame – ha detto Francesca Molica Colella – hanno come effetto collaterale un aumento considerevole dell’inquinamento da gas serra”.