Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal Giudice della Indagini Preliminari del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto su richiesta della locale Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Capo Giuseppe Verzera, a carico di due cittadini barcellonesi, gravemente indiziati, di tentata estorsione in concorso. La misura cautelare è stata applicata nei confronti di un 63 enne del posto, dipendente comunale, e ad un 59 enne sempre del posto, imprenditore.
Il provvedimento cautelare scaturisce dalle indagini svolte dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto avviate subito dopo la denuncia di una titolare di una scuola di danza, la quale rappresentava la necessità di indagare sui comportamenti tenuti dai due, nella gestione del Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto, in particolar modo al termine del calendario annuale, periodo nel quale, molte scuole di danza del comprensorio, richiedono la disponibilità del predetto teatro per svolgere i saggi di fine anno.
Le indagini condotte dai Carabinieri della Sezione Operativa, effettuate mediante intercettazioni telefoniche ed ambientali, svolte in tempi ristrettissimi, hanno permesso di far luce su un episodio di tentata estorsione la cui parte offesa era proprio la denunciante avverso la quale, i due indagati, avrebbero usato minacce per farsi consegnare una cauzione, ammontante a circa 500 euro, giustificandola come pagamento delle prestazioni logistiche dell’imprenditore per la messa in scena del saggio di fine anno della sua scuola di danza. È stato successivamente accertato che la cauzione non era effettivamente dovuta poiché non prevista in nessun contratto con l’Ente Comunale ma soprattutto i due indagati, avrebbero minacciato la donna paventandogli che il saggio di fine anno, qualora non pagata la somma richiesta, non sarebbe andato in scena. Infatti l’imprenditore avrebbe intimidito la donna affermando di avere anche conoscenze con persone malavitose del posto. La direttrice della scuola di danza, allarmata da tali pressioni, decideva, con coraggio e fiducia, di denunciare il tutto ai Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto.
Il G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, condividendo la ricostruzione operata dall’Ufficio di Procura, a seguito dei convergenti elementi probatori acquisiti nel corso delle indagini dai Carabinieri della Compagnia di Barcellona P.G., ha emesso l’Ordinanza di Applicazione della Misura Cautelare degli arresti domiciliari.
L’indagine, è frutto di una sempre maggiore attenzione della Procura della Repubblica di Barcellona verso i reati della pubblica amministrazione ma anche di altri reati che maturano, come in questo caso, nelle amministrazioni pubbliche. Non da ultimo infatti, la locale Procura della Repubblica, ha stipulato un accordo con l’ANAC, volto ad infrenare fenomeni di corruttela o illeciti svolti nell’amministrazione del bene pubblico.
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