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Acquedolci: si veste di nuovo il cannolo siciliano e diventa anche salato. Tartare di tonno e gelato allo champagne, per il prezioso cannolo di mare

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Il cannolo siciliano si veste di novità. O sarebbe meglio dire, rinnova il suo goloso ripieno. Nel pomeriggio di domenica 28 maggio, verrà infatti presentata ad Acquedolci, una nuova versione del cannolo, che unisce il dolce al salato. All’interno della tradizionale scorza friabile, profumata, per l’occasione, alla crema di basilico, apparirà la sorpresa del ripieno di tartare di tonno che impreziosisce una parte del cannolo mentre l’altra metà sarà farcita con gelato allo champagne, il tutto servito su un letto di perle allo champagne ed al basilico. Un gusto inedito dai sentori inusuali, un esperimento di cucina molecolare, ma anche salutare. Al concentrato di omega3 del tonno, si unisce, infatti, il gelato allo champagne realizzato con latte vegetale e dolcificato con zucchero d’uva bio. Adatto anche a celiaci e diabetici.
Questa deliziosa versione del cannolo, chiamata del mare, nasce dall’inventiva del maestro Pietro Di Noto, famoso gelatiere, vincitore di numerosi premi nazionali ed in internazionali e creatore di sei brevetti in campo gastronomico, e dello chef Patrich Maniaci, giovane talentuoso con il pallino dell’innovazione.
La nuova versione del cannolo è frutto di un attento studio, un mix tra l’esperienza di Pietro Di Noto e l’entusiasmo di Patrich Maniaci.
Non solo cucina per lo chef Pietro Di Noto, il quale, nei giorni scorsi, si è reso fautore di un grande gesto di solidarietà, donando due BoxGelina alla Banca del Latte del Policlinico di Messina, all’interno del progetto Gala Blud, di cui è coordinatrice la dottoressa Sabrina Assenzio, esperta nel campo della nutrizione. I due box refrigeranti serviranno per il trasporto dei biberon contenenti il latte materno, negli ospedali della Provincia che ne faranno richiesta. Il BoxGelina, è una scatola in polietilene che serve per il trasporto dei surgelati e di qualsiasi prodotto gastronomico, ma è possibile utilizzarla anche per tenere alla giusta temperatura gli organi per i trapianti, su lunghe tratte. La temperatura all’interno del contenitore arriva anche a meno 100 gradi, con l’ausilio solo di un gel inserito nella scatola, monitorato da un termometro esterno e si mantiene costante per circa 8-10 ore. Il Box Gelina è uno dei brevetti internazionali di Di Noto e funziona senza alcun ausilio dell’energia elettrica.